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Guerra nucleare: l’Oms aggiorna elenco medicinali anti radiazioni

«Se i tank russi arriveranno a Kiev, allora sarà la terza guerra mondiale». A parlare così è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha richiamato la paura più grande provata dagli Italiani da che è scoppiata la guerra in Ucraina. Lo spettro di un conflitto mondiale non è mai stato scongiurato, anzi è rimasto ad aleggiare da febbraio 2022. E anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avverte i governi: «È essenziale che siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni in caso di emergenza nucleare». Leggi anche l’articolo —> Putin ordina un cessate il fuoco unilaterale di 36 ore in Ucraina

Guerra nucleare: l’Oms aggiorna elenco medicinali anti radiazioni

L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) ha aggiornato l’elenco di medicinali che dovrebbero essere immagazzinati per le emergenze radiologiche e nucleari, insieme a consigli politici per la loro gestione appropriata. Queste scorte includono medicinali che prevengono o riducono l’esposizione alle radiazioni o curano le lesioni una volta che si sia verificata l’esposizione. (continua a leggere dopo le foto)

Di che scorte si tratta

L’Oms ha messo a punto un nuovo elenco di medicinali che dovrebbero essere immagazzinati per le emergenze radiologiche e nucleari, assieme a consigli politici per il loro utilizzo. Queste scorte, come dicevamo, considerano medicinali che prevengono o riducono l’esposizione alle radiazioni o curano le lesioni una volta che si sia verificata l’esposizione. (continua a leggere dopo le foto)

Rischio guerra nucleare: l’annuncio dell’Oms

«Nelle emergenze da radiazioni, le persone possono essere esposte a radiazioni a dosi che vanno da trascurabili a pericolose per la vita. I governi devono rendere disponibili i trattamenti per chi ne ha bisogno, in tempi rapidi. È essenziale che i governi siano preparati a proteggere la salute delle popolazioni e a rispondere immediatamente alle emergenze. Ciò include la disponibilità di scorte pronte di medicinali salvavita che ridurranno i rischi e cureranno le lesioni causate dalle radiazioni», le parole di Maria Neira dell’Oms. Gli ipotetici scenari di cui si tiene conto nella pubblicazione includono emergenze radiologiche o nucleari presso centrali nucleari, strutture mediche o di ricerca o incidenti durante il trasporto di materiali radioattivi, ma anche usi intenzionali di materiali radioattivi con intenti dolosi. Leggi anche l’articolo —> Sanremo 2023, il caso Zelensky divide: al via anche una petizione

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