
A due settimane dall’omicidio di Ilaria Sula, la 22enne ternana trovata morta in una valigia gettata in un dirupo a Capranica Prenestina, gli inquirenti stanno ricostruendo un quadro sempre più agghiacciante. Il principale indagato è Mark Samson, 23 anni, ex fidanzato e omicida reo confesso, che ha raccontato agli inquirenti di aver agito in un momento di squilibrio psicologico. Ma le contraddizioni nella sua versione e il sospetto di coinvolgimenti esterni gettano ulteriori ombre su un caso già intricato e carico di dolore. (Continua dopo le foto)
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Mark Samson e l’incredibile lettera dal carcere
Dal carcere, Mark ha scritto una lettera di scuse ai genitori di Ilaria: “Scrivo dalla mia cella, dove resterò per svariati anni. Sono impazzito di dolore e ho perso il controllo”. Una missiva che ha lasciato sbigottiti i genitori della vittima. “Magari ce l’aspettavamo tra 30 o 40 anni, ma non adesso”, ha commentato il padre della ragazza. “Ilaria non meritava questa fine. Le scuse non esistono.” Una risposta dura, comprensibile, carica del peso insostenibile della perdita. (Continua dopo le foto)
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Cos’ha fatto Mark subito dopo il delitto
Le ore successive all’omicidio dipingono un quadro disturbante. Dopo aver nascosto il cadavere della ragazza in una valigia, Mark ha partecipato a un’uscita con amici, fingendo normalità. Ha mangiato una piadina, ha bevuto cocktail in un locale del Pantheon e addirittura ha flirtato con due turiste polacche. “Sembrava tranquillo, come se nulla fosse”, ha raccontato un amico. Quando gli è stato proposto di lasciare l’auto, probabilmente contenente ancora il corpo di Ilaria, si è opposto con fermezza, insospettendo i presenti. Che il corpo della ragazza fosse ancora lì, mentre lui girovagava tranquillo per la Capitale? È questo il terribile sospetto.
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