
Clima di forte tensione a Torino in vista del corteo convocato nel pomeriggio a sostegno del centro sociale Askatasuna, sgomberato due giorni fa dalle forze dell’ordine in corso Regina Margherita. La manifestazione, annunciata da tempo dai movimenti antagonisti, è considerata ad alto rischio dalle autorità cittadine e nazionali, che stanno monitorando da ore la situazione con la massima attenzione. L’allerta è alle stelle e si temono tensioni e scontri. Cosa sta succedendo.

Sgombero Askatasuna: attesi attivisti da tutta Italia per il corte
Il corteo pro Askatasuna prenderà il via alle 14.30 da Palazzo Nuovo, sede storica dell’Università di Torino, dopo il cambio di luogo rispetto all’originaria convocazione in piazza Santa Giulia, area da sempre collegata all’attività del centro sociale sgomberato. La modifica del punto di partenza è stata concordata nel corso dei contatti con la questura, nel tentativo di contenere i rischi per la sicurezza e di gestire in modo più controllato il flusso dei manifestanti.

Torino in massima allerta: si temono scontri
Secondo le prime informazioni, il percorso del corteo a Torino dovrebbe interessare diverse vie del centro cittadino, con particolare attenzione alle zone più sensibili e alle principali arterie del traffico urbano. L’obiettivo delle forze dell’ordine è evitare che il tragitto si avvicini eccessivamente a edifici istituzionali o aree commerciali particolarmente affollate in questo periodo pre-natalizio, caratterizzato da intenso shopping natalizio e forte presenza di cittadini e turisti.
La decisione di procedere allo sgombero di Askatasuna ha riacceso un conflitto mai del tutto sopito tra istituzioni e area antagonista torinese, storicamente radicata in città. La manifestazione di oggi viene presentata dai promotori come un momento di solidarietà e difesa degli spazi sociali, ma gli apparati di sicurezza temono possibili degenerazioni, soprattutto in presenza di gruppi più radicali intenzionati a trasformare il corteo in un momento di scontro.
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