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Italia, vince 2 milioni di euro al gratta e vinci: poi accade il peggio

SOCIAL. La vicenda di Ricardo G. T., 42enne di origini brasiliane con residenza a Monzambano. Ecco che il piastrellista sbancò per ben due volte in soli 20 giorni il montepremi al Gratta e Vinci. Destando mille sospetti e vedendosi così sequestrare l’intero montepremi, pari a due milioni e 400 mila euro. Grattò infatti prima un tagliando da un milione di euro il 4 febbraio 2021 in una tabaccheria di Modena. Poi un secondo il 22 febbraio a Garda da due milioni. Fu indagato per truffa, ma non emerse nulla di illecito e gli vennero archiviate le accuse e dissequestrati i soldi vinti. Ma oggi la storia è cambiata.

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La vicenda

Un uomo brasiliano di 40 anni che lavora come piastrellista in Italia è diventato famoso. Per aver vinto due volte il Superenalotto in soli 20 giorni. La prima vincita di un milione di euro è avvenuta il 4 febbraio. Mentre la seconda, di ben due milioni, è stata realizzata il 24 febbraio, insieme ad un altro giocatore. La coincidenza delle due vittorie ha fatto sorgere il sospetto che l’uomo avesse qualche informazione privilegiata sui Gratta e Vinci vincenti, ma le indagini della Procura di Verona e della Guardia di Finanza hanno scagionato il piastrellista da qualsiasi accusa. Dopo l’indagine, il pubblico ministero Alberto Sergi ha chiesto l’archiviazione del caso, sostenendo che non c’erano prove di alcuna irregolarità. L’uomo può quindi disporre liberamente dei soldi vinti, che erano stati sequestrati durante le indagini.

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I due milioni vinti: “Tra noi c’era un patto ben preciso

Tutto, rosa è fiori per il vincitore Brasiliano finché i suoi colleghi non espongono una tosta verità. Ecco che Ricardo G. T., Giovanni S. e Christian C. confessano: «Tra noi c’era un patto ben preciso, quel Gratta e Vinci lo avevamo acquistato in società. Ci fidavamo di lui. “Incasso i soldi e li divido per tre”, così ripeteva… invece alla fine si è intascato l’intero malloppo. Col senno di poi, lasciargli tenere quel tagliando è stato uno sbaglio colossale, il peggiore che potevamo commettere». Continuano dicendo che «Tolte le tasse, restavano un milione e 600 mila euro da suddividere per tre, ma poi abbiamo saputo dai giornali che contrariamente agli accordi si era intascato tutta la vincita… ». 

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Superenalotto

Il caso dei due milioni vinti al Superenalotto

Il caso va in tribunale. Ecco che in udienza era presente al banco degli imputati il «superfortunato» piastrellista Ricardo G. T., 42enne di origini brasiliane con residenza a Monzambano Come testimoni invece Giovanni S., lombardo, e Christian C., che lo hanno denunciato per appropriazione indebita. Sono stati loro due, sporgendo querela con l’avvocata Barbara Sorgato che ora li assiste come parte civile, ad aver fatto bloccare a Ricardo G. T. quella mega vincita che «lui si è messo interamente in tasca, senza dividerla con noi che avevamo acquistato l’intero blocchetto di Gratta in società». Alla fine al piastrellista è stata nuovamente sequestrata la seconda delle due vincite, quella più importante da due milioni dopo la denuncia dei suoi (ex) amici rimasti «a secco» del maxi gruzzolo a sei zeri. Una montagna di denaro che spetta solo a lui o va divisa per tre? Lo stabilirà il processo, intanto gli 800 mila euro esentasse del primo tagliando a sei zeri, quello acquistato a Modena, sono già finiti da tempo nel conto del piastrellista.

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