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“Un piano ben organizzato”: Kata, scomparsa un anno fa a Firenze, le ultime notizie sulle indagini

Le maggiori piste investigative: dov’è Kata

Traffico di droga, racket delle stanze all’ex hotel Astor, scambio di persona, possibili abusi a sfondo sessuale: queste quattro sono le piste investigative che la procura di Firenze sta privilegiando nell’indagine. Il lavoro degli investigatori non esclude altre piste e ora si starebbe procedendo anche con una rilettura di tutti gli atti materiali investigativi, informativi raccolti nella prima fase di indagine. L’obbiettivo è quello di trovare indizi e dettagli che possano essere sfuggiti nelle prime analisi. l procuratore capo di Firenze ha poi spiegato che «sono state avviate tecniche investigative avanzate per trovare tracce e prove necessarie per il completamento lavoro» e che c’è «la conferma che la rete di videocamere che circonda l’hotel Astor aveva un buco dall’osservazione delle videocamere e abbiamo ragione di credere che quel buco sia stato sfruttato da chi ha rapito la bambina». (Continua a leggere dopo la foto…)

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Kata, scomparsa da Firenze un anno fa

Ci sono indagati per il caso di sparizione di Kata?

Secondo quanto riportato nell’articolo pubblicato su Adnkronos ci sarebbero due indagati «ma non ci sono elementi per declinare la posizione di questi due soggetti». Il problema riscontrato durante le indagini sul caso di sparizione di Kata è la poca collaborazione ricevuta dalle comunità presenti nell’ex hotel Astor all’epoca del rapimento. Nello specifico, le comunità menzionate da Filippo Spiezia sono quella peruviana e quella rumena. «Si sono caratterizzate per atteggiamenti anche non collaborativi, – ha sottolineato – e ci siamo mossi in un quadro anche omertoso».

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