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“Una luce nel buio”: Kata, nuova svolta nel caso: dove si troverebbe

10 giugno 2023. Una bambina di 5 anni, Kata sparisce misteriosamente mentre giocava nel cortile dell’hotel Astor a Firenze. Sono passati quasi tre mesi da quel giorno e di Kata non vi è nessuna traccia. La bambina peruviana potrebbe essere stata rapita e portata all’estero, questa l’ipotesi più plausibile formulata dagli inquirenti e su questa pista proseguono le indagini. La Procura di Firenze è intenzionata ad avviare le pratiche per una rogatoria internazionale, ma è un passo lento e tutt’altro che facile.

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“Una luce nel buio”: Kata, nuova svolta nelle indagini

Dalle ultime indagini pare che Kata sia stata rapita per errore da qualcuno che voleva vendicarsi di una persona, ad oggi sconosciuta, per motivi legati al traffico di droga. Ma i malintenzionati non credevano che ci sarebbe stato tutto questo clamore mediatico, così hanno pensato bene di aspettare qualche settimana prima di far riapparire Kata.

Secondo quanto si legge su Il Tempo: “Tutte le piste investigative portano nella stessa direzione. Kata sarebbe viva e sarebbe stata portata in Perù. Sui motivi ci sono due teorie: una, quella più accreditata, secondo la quale si sarebbe trattato di un tragico errore. La seconda punta a una vendetta nei confronti dello zio della piccola. Per motivi ancora non ben chiariti ma che certamente hanno a che fare con l’ingresso di cittadini peruviani in Europa, in Spagna, Francia e Italia in particolar modo“. Dunque Kata sarebbe viva e presto potrebbe tornare ad abbracciare i suoi genitori. (continua dopo la foto)

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svolta nelle indagini

Premeditazione o errore?

Chi ci sia dietro a tutto questo ancora non è stato scoperto: potrebbe essere stato lo zio di Kata -ora in carcere- che al momento della scomparsa era sotto la sua tutela, oppure potrebbe trattarsi di uno scambio di persona. Per ora il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, che coordina la Dda e i carabinieri ha fatto sapere “Stiamo cercando di verificare anche questo, sono in corso accertamenti per chiarire se la bimba abbia potuto lasciare l’Italia in aereo o comunque attraverso le varie frontiere“.

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