
Kata scomparsa, la drammatica notizia sul padre – Ci sono novità sul caso della piccola Kata, la bimba scomparsa a Firenze. La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di altre cinque persone per la sparizione della bimba avrebbe fatto arrabbiare non poco il padre di lei, Miguel Angel Romero Chicclo. (continua a leggere dopo le foto)
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Kata scomparsa: la drammatica notizia sul padre
Tra gli indagati per la scomparsa di Kata ci sarebbero anche il fratello e il cognato di Miguel Angel Romero Chicclo. L’uomo si è lasciato andare nelle scorse ore ad un durissimo sfogo: «In procura non mi dicono niente, noi siamo i genitori, vogliamo sapere almeno qualcosa. Siamo con l’angoscia di non sapere nulla, quindi fare questa cosa di indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose, che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene». (continua a leggere dopo le foto)
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Kata scomparsa: il padre contro la Procura di Firenze
La dichiarazione è stata rilasciata oggi, 13 settembre 2023, in un punto stampa organizzato dai legali del padre davanti all’hotel Astor di Firenze. «Ho fiducia in mio fratello e in mio cognato, li conosco bene, sono sicuro che non sanno niente e hanno detto tutta la verità. Incolpare la mia famiglia mi offende», ha detto Romero Chicclo. Lo stesso ha fornito una sua ricostruzione: «Io so solo che hanno rapito Kata. Siamo disperati, siamo con l’angoscia. Voglio sapere il motivo per cui l’hanno rapita. Penso tante cose, ci sono tante indagini, ci sono tante ipotesi. Voglio sapere la verità. Non abbiamo fatto niente di grave perché qualcuno ci faccia questa cosa». (continua a leggere dopo le foto)

Le ultime dichiarazioni della madre della bimba
Per Romero Chicclo la piccola Kata non si troverebbe in Perù. Dello stesso avviso la madre della bambina: «Dobbiamo aspettare l’indagine, ma noi siamo sicuri che loro non c’entrano nulla. Sono tre mesi che non sappiamo niente. Non hanno una pista, non hanno una traccia. Io voglio sapere la verità». La donna ha poi evidenziato: «Io spero di trovare mia figlia e avere la verità, sono passati tre mesi, pensate come mi sento. Speravo che qualcuno parlasse, che dicesse la verità, ma nessuno finora ha parlato». Katherine Alvarez ha fatto un appello agli ex occupanti dell’Astor: «Mi rivolgo a Lidia, che era l’amministratrice dell’ex hotel e agli altri, chi sa qualcosa lo dica».