Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Le spiagge italiane invase da piccoli dischetti neri: di cosa si tratterebbe

Negli ultimi mesi, numerosi bagnanti e ambientalisti hanno segnalato la presenza di strani dischetti neri su diverse spiagge italiane. In apparenza innocui, questi piccoli oggetti circolari sembrano delle patatine Pringles in miniatura, ma la loro comparsa ha destato non poca preoccupazione. Sono stati ritrovati in gran quantità lungo i litorali pugliesi e, mesi prima, anche su quelli veneti, in particolare a Rosolina, in provincia di Rovigo. Un fenomeno inquietante che sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti.

Leggi anche: Italia, violenta grandinata spazza via tutto: macchine distrutte, danni pesantissimi

Leggi anche: Tragedia in spiaggia, ragazzino di 11 anni muore annegato

L’allarme di Archeoplastica: “Li vediamo da mesi”

A lanciare l’allarme è stato Enzo Suma, fondatore di Archeoplastica, un progetto dedicato al recupero e alla catalogazione dei rifiuti in plastica storica sulle spiagge italiane. “Dallo scorso gennaio – ha raccontato a Fanpage.it – stiamo assistendo a un continuo arrivo in spiaggia di migliaia di questi piccoli dischetti neri in plastica. La loro forma li rende simili a delle patatine, ma in realtà sono componenti tecnici, molto probabilmente provenienti da impianti di depurazione.”

Il fatto che questo fenomeno prosegua da oltre cinque mesi fa pensare a una perdita costante da parte di un impianto, forse situato lungo il fiume Adige, che sfocia proprio nell’Adriatico. Tuttavia, non è affatto semplice identificare con precisione l’origine del rilascio di questi oggetti in mare.

Cosa sono i dischetti neri e a cosa servono

Questi piccoli oggetti sono conosciuti come supporti per la biomassa e vengono impiegati all’interno degli impianti di depurazione che utilizzano la tecnologia MBBR (Moving Bed Biofilm Reactor). Realizzati in polipropilene o polietilene, materiali plastici resistenti sia dal punto di vista meccanico che chimico, questi dischetti offrono un supporto alla crescita di batteri che trattano biologicamente le acque reflue.

Si tratta di strumenti avanzati e piuttosto rari in Italia, utilizzati soprattutto nei depuratori di ultima generazione. Proprio questa rarità dovrebbe teoricamente aiutare a individuare gli impianti che ne fanno uso, ma la realtà si sta rivelando molto più complicata.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure