La violenta esplosione, poi lo tsunami ed infine il silenzio di tomba: tutto tace dopo la terribile tragedia. Cos’è successo? C’è chi dice che l’isola addirittura non esista più. Uno scenario terribile per l’intero pianeta. Le notizie però sono frammentarie e la paura nel frattempo aumenta. (Continua dopo la foto…)
Violenta esplosione, “L’isola non esiste più”
Una violenta esplosione sembrerebbe aver provocato non pochi danni all’isola. Dopo il fenomeno è calato il silenzio quasi tombale sull’accaduto, ma c’è qualcuno che addirittura afferma: “L’isola non esiste più“. Essa sarebbe stata cancellata dalla cenere e poi dallo tsunami conseguente all’esplosione. Una situazione drammatica. Le notizie sono del tutto frammentarie. Non si conoscono il numero dei morti e quello dei feriti. C’è il rischio, però, che un’intera popolazione sia in crisi umanitaria. (Continua dopo la foto…)
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L’isola di Tonga è al tappeto
Le isole di Tonga sono praticamente sparite dai radar dopo l’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Hàapa e del conseguente tsnunami. L’aeroporto è avvolto dalla cenere, senza internet, in black-out elettrico, le linee telefoniche interrotte e i cavi sottomarini sono stati spezzati, il piccolo arcipelago del Pacifico è tagliato fuori dal mondo. Dalle isole non può arrivare nessuna comunicazione e nessuna comunicazione le ha raggiunte. La carenza di acqua potabile, oltre ai veleni delle ceneri, fanno temere una possibile crisi umanitaria per l’intera popolazione.
Il governo locale pare abbia dichiarato lo stato di emergenza, quasi inevitabile vista la terribile situazione. L’entità dei danni, però, non è ancora chiara. Si parla di almeno 3 morti, di cui però solo uno è stato confermato. Si tratta di una 50enne di origini britanniche, Angela Glover, che sarebbe morta per portare in salvo i suoi cani. La notizia è stata annunciata dal marito, sopravvissuto allo tsunami perchè si è riuscito ad aggrappare ad un albero.
Secondo la Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc), fino a 80mila persone potrebbero essere in condizioni disagiate. Sui social si moltiplicano le richieste d’aiuto per i cittadini di Tonga. I tempi stimati per ristabilire le comunicazioni sono di oltre due settimane. Il ministro australiano per il Pacifico, Zed Seselja, ha dichiarato che le prime ricognizioni effettuate sembrano comunque escludere un bilancio catastrofico in termini di vite umane.