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Lutto nella famiglia reale, è morto il principe

Un incidente che ha cambiato per sempre il suo destino

Nato nell’aprile del 1990, Al Waleed bin Khaled era il primogenito di Khaled bin Talal Al Saud, figura di spicco della famiglia reale saudita e nipote del celebre principe Al Waleed bin Talal, noto imprenditore e investitore internazionale. La sua infanzia si svolgeva in un contesto privilegiato, ma la sua vita cambiò radicalmente all’età di 15 anni a causa di un drammatico evento.

Nel 2005, mentre si trovava a Londra per frequentare una scuola militare, il giovane principe fu vittima di un grave incidente stradale. Le lesioni riportate furono estremamente gravi: trauma cerebrale e emorragie interne lo portarono in uno stato di coma profondo da cui non si è mai ripreso. Nonostante l’intervento di numerosi specialisti, tra cui equipe provenienti dagli Stati Uniti e dalla Spagna, ogni tentativo di risveglio risultò vano.

Il legame indissolubile con il padre Khaled bin Talal

In questi anni di attesa, la presenza del padre Khaled bin Talal si è rivelata fondamentale. Figura di riferimento per la comunità saudita, si è sempre opposto a qualsiasi tentativo di interrompere il supporto vitale al figlio, guidato da una profonda convinzione religiosa e personale. La sua determinazione si è manifestata in ogni decisione: «Finché respira, c’è speranza».

Le immagini che hanno accompagnato la vita del principe in questi anni lo ritraggono spesso accanto al letto, vigile e presente, a testimonianza di un rapporto indissolubile tra padre e figlio. Tale dedizione è stata riconosciuta e rispettata da tutta la comunità saudita, che ha visto in lui un modello di resilienza e fede.

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Un’intera nazione in lutto per il “principe dormiente”

La perdita del principe Al Waleed ha profondamente colpito la famiglia reale saudita e l’intera popolazione. Nel corso degli anni, il giovane era divenuto un punto di riferimento emotivo per molti cittadini, che avevano seguito con partecipazione i continui aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Il soprannome di “principe dormiente” era ormai parte del lessico comune, rappresentando la sofferenza vissuta privatamente ma condivisa pubblicamente.

In occasione del suo 36° compleanno, celebrato il 18 aprile 2025, la famiglia aveva rinnovato la speranza in un eventuale miglioramento delle condizioni del principe. Tuttavia, a distanza di pochi mesi, la realtà si è imposta, lasciando spazio al lutto e alla memoria di un giovane che ha vissuto gran parte della sua vita in un silenzio carico di significato.

Un caso che ha segnato il dibattito internazionale

La storia di Al Waleed bin Khaled ha assunto, negli anni, una valenza simbolica che ha superato i confini della tragedia personale per trasformarsi in un caso di interesse nazionale e internazionale. Il dibattito in merito alle cure prolungate, al diritto alla vita e alle scelte delle famiglie coinvolte in simili drammi ha visto coinvolti medici, giuristi, religiosi e rappresentanti delle istituzioni.

L’attenzione mediatica e il coinvolgimento emotivo della popolazione hanno contribuito a mantenere viva la discussione su temi come l’accanimento terapeutico, la dignità della persona e il ruolo della fede nei percorsi di cura. La vicenda ha infatti influenzato il modo in cui la società saudita e quella internazionale guardano ai casi di coma prolungato e alle decisioni difficili che ne derivano.

Oggi, con la scomparsa del principe, resta la memoria di un ragazzo che, pur non potendo più comunicare o muoversi, ha lasciato un segno profondo nella coscienza collettiva. Il suo nome rimarrà impresso nella storia come esempio di una resistenza silenziosa, vissuta tra amore, fede e costante dedizione familiare.

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