Social. È morto il piccolo Mattia Luconi e il padre ha deciso di dargli un tenero ultimo saluto. Il bimbo è una delle vittime dell’alluvione nelle Marche avvenuta lo scorso 15 settembre nelle province di Pesaro e Ancona. Mattia era scomparso il giorno dell’alluvione, dopo essere stato strappato via dalle braccia della madre da un’onda di fango. Per giorni disperso, i soccorritori hanno trovato il suo corpo ieri, venerdì 23 settembre. Ora il padre Tiziano piange la morte del figlio e ha voluto ricordarlo così.
Mattia Luconi, l’ultimo saluto del padre spezza il cuore
Una vecchia Vespa e a bordo sorridenti loro due, il piccolo Mattia Luconi e dietro di lui il suo papà Tiziano. Così il padre ha dato l’ultimo saluto al piccolo Mattia Luconi. “Torneremo a girare in vespa e a tirar baci, Mattia saluta tutti, vi vogliamo bene”, ha scritto accanto alla foto pubblicata su Facebook. Tiziano aspettava da giorni un esito delle ricerche. Il figlio è sparito il 15 settembre e solo il 23 gli è arrivata la tragica notizia: Mattia non c’era più.
Sarà necessario il prelievo del Dna per riconoscere ufficialmente il bambino di 8 anni che finora risultava disperso dopo l’alluvione delle Marche. I soccorritori e chi ha ritrovato il corpo avevano subito capito che doveva essere lui. Il bimbo aveva indosso ancora la sua maglietta di quella notte.
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Il ritrovamento del corpo di Mattia
Il corpo di Mattia è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri, venerdì 23 settembre, in un campo a Passo Ripe di Trecastelli, circa 13 km più a valle di dove l’auto su cui viaggiava con la madre Silvia era stata trascinata via dalla furia dell’acqua la sera dell’alluvione. Otto giorni sono passati prima che si trovasse il bimbo. Un agricoltore aveva informato di aver trovato un corpo di un bambino immerso nel fango. L’uomo, proprietario di un terreno agricolo che costeggia il fiume Nevola, era stato allertato da un’educatrice di un asilo.
La madre, poco prima di ricevere la notizia, aveva chiesto di non fermare le ricerche. Voleva almeno che i soccorritori ritrovassero il corpo, per avere una tomba su cui piangerlo, nel peggiore dei casi. Cosa è successo a Mattia il giorno dell’alluvione? Il bimbo era sul sedile posteriore dell’auto della madre, quando un’onda di acqua e detriti ha travolto la vettura. La mamma è uscita, lo ha tirato fuori dal finestrino, l’ha stretto a sé. Poi una seconda ondata di fango se l’è portato via.