
Ieri, domenica 2 giugno 2024, sono stati trovati i corpi di Patrizia e Bianca, due dei tre ragazzi travolti dalla piena del fiume Natisone lo scorso venerdì. A tre giorni di distanza dalla vicenda che ha commosso l’Italia intera, spuntano fuori nuovi dettagli. E pare che alla base della tragedia possa esserci un ultimo gesto di amicizia compiuto dai ragazzi morti nel Natisone. La loro scelta, infatti, potrebbe essergli costata la vita. (Continua dopo le foto)
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Il ritrovamento dei corpi delle ragazze
Il Natisone ha restituito i corpi di Patrizia e Bianca. Una delle due si trovava a 700 metri dal ponte Romano, dove i tre erano stati avvistati prima che venissero travolti dalla corrente. Quasi negli stessi minuti, è riaffiorato anche il corpo dell’altra ragazza a 300 metri dall’amica. La corrente l’aveva spinta in una zona con anfratti e vegetazione, fino a poche ore prima coperta dal fango trascinato a valle dalla piena di colore marrone. I soccorritori non hanno ancora trovato il corpo di Christian e le ricerche proseguono. Purtroppo si è avverato ciò che tutti temevano: le due ragazze non sono sopravvissute alla violenza della piena del Natisone. (Continua dopo le foto)
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Ragazzi morti nel Natisone: emergono nuovi dettagli
Le speranze dei soccorritori di trovare i ragazzi vivi erano pochissime: il Natisone scaricava a valle qualcosa come 250 metri cubi d’acqua al secondo, una velocità decisamente molto elevata. Altri elementi sono stati resi noti soltanto in seguito al ritrovamento delle giovani. Alcuni testimoni oculari avevano chiaramente visto almeno una delle persone coinvolte sbattere violentemente contro le rocce che si trovano poco oltre il ponte Romano. Inoltre, la temperatura dell’acqua era rigidissima: anche se fossero riuscite a raggiungere un argine, non sarebbero sopravvissute a causa dell’ipotermia. Sarà, comunque, l’inchiesta della Procura della Repubblica di Udine a verificare la causa esatta della morte delle due ragazze. Intanto si è scoperto un altro particolare su una delle due giovani.
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