Naufragio del Bayesian, una scoperta fatta sul relitto affondato a poca distanza da Palermo lo scorso 19 agosto risveglia la preoccupazione. Cosa è stato trovato dai sub che stanno effettuando le verifiche per il recupero dello yacht. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Naufragio del Bayesian: le operazioni di recupero del relitto
Dopo la terribile tragedia del naufragio del Bayesian, la barca colata a picco a Porticello, la società di gestione del veliero, Camper & Nicholsons, è stata incaricata del recupero del relitto. Questo tipo di operazioni richiede una pianificazione meticolosa e risorse significative per garantire il successo del recupero e prevenire ulteriori danni ambientali. Tuttavia, nelle ultime ore è emerso un dato preoccupante che riguarda una scoperta fatta sull’imbarcazione inabissata. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Uno yacht da record: la triste fine del Bayesian
Lo yacht, ora adagiato a 49 metri di profondità al largo di Porticello, è affondato dopo essere stato travolto da una tromba d’aria. L’imbarcazione, costruita nel 2008 dai prestigiosi cantieri navali di Perini Navi a Viareggio, era stata ristrutturata solo quattro anni fa ed era utilizzata per crociere esclusive come l’ultima, conclusasi tragicamente la mattina del 19 agosto 2024.
Lungo 56 metri e con una stazza lorda di 473 tonnellate, il Bayesian si trovava al 677° posto nella classifica globale degli yacht più grandi. Una delle sue caratteristiche più sorprendenti era il record per l’albero in alluminio più alto al mondo, che si stagliava per 75 metri, rendendo l’imbarcazione una meraviglia tecnica nel mondo della vela. Purtroppo però, il suo nome sarà indissolubilmente collegato al drammatico naufragio che ha portato alla morte di sette passeggeri.
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