Orrore al cimitero, quello che ha scoperto è veramente da brividi. Quello che facevano con le salme è raccapricciante, quasi da film dell’orrore. I familiari delle vittime piangono due volte, per la scomparsa e per quello che è stato fatto alle salme. Un obbrobrio che merita assolutamente giustizia. Attualmente sono aperte ben dieci inchieste. (Continua…)
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Ceneri sparite dal cimitero di Prima Porta, dieci inchieste
Il cimitero di Prima Porta di Roma finisce nella bufera. Sono tantissime le testimonianze che accusano il luogo. I racconti dei familiari delle vittime sono veramente raccapriccianti. Non solo l’inchiesta-scandalo sui cadaveri mutilati, con i parenti dei defunti convinti a pagare sottobanco per spostare le salme dei loro cari negli ossari, ignari del fatto che, in realtà, quei corpi ancora intatti sarebbero stati smembrati, ma anche un’inchiesta choc su finte cremazioni. I procedimenti su Prima Porta sono in tutto una decina. L’Ama ha conteggiato un danno da capogiro, superiore addirittura ai 500mila euro. Anche la Corte dei conti ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda. (Continua dopo la foto…)
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Le dichiarazioni
L’inchiesta sulle ceneri sparite dal cimitero di Prima Porta sconvolge il paese. Le dichiarazioni dei parenti delle vittime sono veramente raccapriccianti. “Sognavo di spargere le ceneri di mio padre nel mare. Invece, ho pagato per fare cremare la salma e, dopo mesi, ho scoperto che il corpo era stato inumato”, dice uno dei familiari raggirato dai truffatori.
Elena ha racconta di avere pagato in anticipo “3.400 euro per funerale, cremazione della salma e urna”. Dopo il funerale, però, il responsabile, adducendo varie giustificazioni, ritardava di volta in volta la cremazione. Dopo due mesi, le hanno detto che finalmente suo padre sarebbe stato cremato, ma ad un certo punto il responsabile “si è volatilizzato”.
Corrado invece, grazie alle indagini, ha scoperto che le ceneri della nonna non erano ancora state tumulate: “Avevo pagato 3.600 euro. Terminate le esequie accompagnavamo il feretro a Prima Porta, in attesa della cremazione. Mesi dopo, il titolare dell’agenzia funebre mi chiedeva 550 euro in contanti per le spese relative alla tumulazione delle ceneri di mia nonna nel fornetto di mio nonno”. Da quel giorno le risposte alle domande sono diventate evasive. Infine c’è Francesco, che desiderava di spargere in mare le ceneri del padre, ma anche in questo caso, dopo aver pagato, il responsabile è sparito nel nulla.