
Centinaia di migliaia di fan, biglietti sold out da mesi e una carica di energia che prometteva serate indimenticabili: il ritorno di Jovanotti a Roma con il suo nuovo show live era tra gli eventi musicali più attesi della stagione. Il Palazzo dello Sport si è acceso già il 22 aprile, dando il via a una lunga serie di concerti previsti fino al 2 maggio. Ma a pochi giorni dall’inizio, la notizia della morte di Papa Francesco ha inevitabilmente scosso l’intera nazione. Con il lutto nazionale proclamato dal Governo, molti si sono chiesti se Lorenzo Cherubini avrebbe interrotto il tour. La risposta è arrivata chiara, dritta dal cuore dell’artista: i concerti continueranno, ma con un significato più profondo. E proprio a Roma, Jovanotti ha voluto dedicare alcune parole a Papa Francesco. (Continua dopo le foto)
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Jovanotti, il legame personale con il Vaticano
Cresciuto a pochi passi da San Pietro, dove il padre lavorava come dipendente della Città del Vaticano, Jovanotti ha sempre mantenuto un legame intimo con quell’universo. “Volevamo bene a Francesco e soprattutto lui ne voleva a noi, a tutti i 9 miliardi di abitanti del mondo”, ha scritto sui suoi profili social. Nonostante il dolore per la scomparsa del Pontefice, l’artista ha voluto onorare gli spettatori che avevano già organizzato viaggi e spostamenti per partecipare agli spettacoli. “Suoneremo con tutto il nostro slancio e la nostra passione, di sempre e più di sempre”, ha spiegato. Solo la data del 26 aprile è stata annullata, per rispetto al giorno dei funerali, poi riprogrammata per il 27. (Continua dopo le foto)
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Papa Francesco, il commovente tributo di Jovanotti durante il concerto
Durante la prima serata romana, il pubblico ha vissuto un momento carico di emozione. A metà concerto, Jovanotti ha notato una bandiera dell’Argentina tra la folla. Si è fermato, ha fatto silenzio e ha dedicato un pensiero intenso al Papa: “Tutto nasce per fiorire, in un’eterna primavera. A dirlo è stato un prete, un prete di periferia, innamorato della poesia. Si chiamava Francesco”. La platea ha risposto con un lungo, commosso applauso. Non era solo un tributo formale: Jovanotti ha saputo trasformare quel momento in un’esperienza condivisa, spirituale e profondamente umana.
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