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Il parente è morto e loro preparano i funerali: poi la scoperta da brividi

dichiarato morto ma è vivo

Una vicenda assurda scuote l’Italia. L’uomo viene dichiarato morto dalla Questura e i parenti vengono avvisati. Durante l’allestimento della camera ardente, però, arriva la scoperta da brividi. I parenti della persona dichiarata morta si mettono le mani nei capelli e non credono ai propri occhi. Una scoperta assurda, non se lo sarebbero mai aspettati. (Continua…)

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Viene dichiarato morto, poi la scoperta da brividi

La Questura di Milano annuncia con una pec, inviata al municipio di Sannicola, nel Salento, la morte di Fulvio, 64enne. Nel messaggio, la Questura chiede di verificare se nel territorio di competenza risiedono i parenti della persona scomparsa per avviare la procedura di riconoscimento del cadavere. La notizia dunque arriva ai parenti, che restano di stucco i parenti. Mai si sarebbero aspettati di ricevere una notizia del genere, ma con il lutto nel cuore preparano i funerali e allestiscono la camera ardente. Poco dopo, però, arriva la scoperta da brividi. Un doppio colpo per i parenti: prima la notizia della morte, poi un’altra notizia ancora più sconvolgente. Non se lo sarebbero mai aspettati. (Continua dopo la foto…)

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Uomo dichiarato morto ma è vivo

Errore madornale della Questura di Milano, che invia una pec al municipio di Sannicola annunciando la morte di Fulvio, 64enne. I parenti ricevono la notizia e con il lutto nel cuore iniziano a preparare i funerali. Poco dopo, però, arriva un’altra notizia: Fulvio è vivo e ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. L’incredibile storia è stata raccontata dal Corriere del Mezzogiorno.

Fulvio era giunto a Milano per curare una malattia di cui soffriva da tempo. Da alcuni giorni, però, non rispondeva più al cellulare e i parenti si stavano iniziando ad insospettire. Poi è arrivata la Pec della Questura di Milano, che ha gettato tutti nello sconforto. Fortunatamente si è trattato di un errore: l’uomo è vivo e vegeto in ospedale e non rispendeva al cellulare perché lo aveva smarrito. Il sindaco di Sannicola, al Corriere, ha commentato così la vicenda: “Non è dato sapere come mai possa essersi verificato un così grave errore che ha gettato nello sconforto un’intera famiglia, la quale aveva già persino provveduto a contattare le pompe funebri e allestito la camera ardente“.

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