
Previsioni per il 2026, la sensitiva Nikki fa profezie per l’anno nuovo – Ormai è diventato un rito di fine anno: il 31 dicembre, puntuali come lo spumante a mezzanotte, arrivano le profezie della sensitiva Nikki. Una tradizione che non salta mai e che, anche questa volta, si presenta in tutta la sua esuberanza. Oltre 1.500 previsioni, snocciolate senza pause e senza risparmiare nessun ambito possibile: eventi mondiali, disastri naturali, fenomeni inspiegabili, politica, celebrità e perfino incontri ravvicinati del terzo tipo. Nikki, come sempre, rivendica con orgoglio di averne azzeccate parecchie negli anni precedenti. Va detto: quando spari mille previsioni, qualcuna prima o poi ci prende. Le sue visioni non sono un esercizio di precisione scientifica, sono uno spettacolo. E noi, ammettiamolo, ci divertiamo a leggerle proprio per questo.

Il 2026 secondo Nikki: uno sguardo inquietante sull’Italia
Tra le visioni per il 2026, la sensitiva dedica ampio spazio anche all’Italia, e qui il tono si fa decisamente cupo. Secondo Nikki, il prossimo anno potrebbe essere segnato da eventi naturali estremi: parla di possibili eruzioni del Vesuvio e dell’Etna e addirittura di un terremoto devastante di magnitudo 7.9. Roma, nella sua visione, sarebbe sotto osservazione speciale, con un’allerta che coinvolgerebbe anche il Vaticano e lo stesso Papa, invitato simbolicamente a prestare attenzione alla propria salute. Un quadro che, messo così, assomiglia più alla trama di un film catastrofico che a una previsione astrologica, ma che rientra perfettamente nello stile della veggente.

Toscana, Lazio e Nord Italia: un bollettino da incubo
Scendendo nel dettaglio, Nikki non risparmia nessuna regione. In Toscana vede una combinazione micidiale di terremoto e alluvione e arriva persino a ipotizzare il crollo della Torre di Pisa. Nel Lazio le visioni si fanno ancora più caotiche: parla di una possibile rivolta a Roma, di incendi in città e perfino di un’esplosione nei pressi della Fontana di Trevi. Non manca un riferimento al Colosseo, che secondo la sensitiva potrebbe subire danni parziali a causa di un sisma, così come il Vaticano. Al Nord, Milano non se la passerebbe meglio: Nikki prevede il crollo di parti di una chiesa, mentre sul lago di Como incomberebbe un’alluvione. Un elenco che cresce di riga in riga e che sembra non conoscere limiti geografici né narrativi.
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