
Una giornata come tante, in un tranquillo quartiere della città. Una palazzina, un pomeriggio di maggio, una donna sola nel suo appartamento. Nessuno avrebbe potuto immaginare cosa stava per accadere dietro quella porta. Un ragazzo, uno zainetto, e una richiesta che si sarebbe trasformata in tragedia.
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La richiesta d’aiuto
È il pomeriggio di mercoledì 14 maggio quando Emma Teresa Meneghetti, 82 anni, viene trovata senza vita nel suo appartamento in via Bernardino Verro 46. A ucciderla è stato un ragazzo di soli 15 anni, ex vicino di casa, che dopo averle chiesto aiuto per “scappare”, avrebbe reagito violentemente al rifiuto dell’anziana. Prima l’ha colpita con una pesante lampada di pietra, poi l’ha strangolata.
Poco dopo l’aggressione, è lui stesso a confessare tutto: racconta l’accaduto alla madre, che allerta immediatamente i carabinieri. “È qui, venite a prenderlo”, dice la donna al 112. Quando gli agenti arrivano, trovano il ragazzo ancora in casa, le scarpe sporche di sangue e la lampada nascosta nello zaino.
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