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Stretta sul Reddito di cittadinanza a Napoli: migliaia di domande respinte

Reddito di cittadinanza, arriva la stretta dell’Inps dopo la pandemia. Il totale delle domande respinte è superiore a quello delle istanze accettate. Nell’area metropolitana sono 230mila le domande rifiutate, a fronte delle 196mila accolte e delle 146mila prima accolte e poi decadute. I casi di domanda non accolta riguardano tutta l’area metropolitana. Vediamo nel dettaglio cosa è successo. Leggi anche l’articolo —> Reddito di cittadinanza: cosa fare per non perdere i soldi nel 2023

Stretta sul Reddito di cittadinanza a Napoli: migliaia di domande respinte

Oggi non si parla tanto delle istanze accolte, che comportano un’erogazione ancora in corso del sussidio, ma il dato sulle domande decadute. Si tratta di quei percettori del Rdc ai quali è stata negata l’erogazione del sussidio, dopo averne beneficiato per un certo numero di mesi. Nei quartieri cittadini la decadenza dal Rdc ha riguardato un numero cospicuo di percettori. Le ragioni dello stop sono molteplici. «In molti casi si tratta di soggetti che, alla scadenza dei 18 mesi dalla prima erogazione, hanno dovuto ripresentare la domanda, che non è stata accolta», ha spiegato Roberto Bafundi, direttore del coordinamento metropolitano di Napoli dell’Inps. (continua a leggere dopo le foto)

Cosa sta succedendo

Diverse le ragioni. La più frequente è che il soggetto non ha più i requisiti Isee per ottenere il sussidio, a causa di un cambiamento della sua condizione reddituale. Un altro esempio è quello del percettore di Rdc che lavora in “nero” e perciò non viene disposta l’erogazione del sussidio. «Le ispezioni sono continue, ma non sono finalizzate al Rdc. Se nei controlli dell’ispettorato del Lavoro, dell’Inps o delle forze dell’ordine si scoprono lavoratori in nero, viene poi verificato se percepiscono il Reddito di cittadinanza e, in quel caso, scatta la decadenza», ha proseguito Bafundi. (continua a leggere dopo le foto)

Stretta sul Reddito di cittadinanza a Napoli: controlli a tappeto e domande respinte

I controlli a tappeto sono aumentati, soprattutto dopo l’intensificazione dell’incrocio delle banche dati che hanno riscontrato numerosi tentativi di frode. Sempre guardando ai numeri, sono almeno 33 mila i casi di rifiuto nella filiale Napoli Est, Stazione centrale e Casoria. Almeno 20mila a Napoli centro. In altre parole, almeno 590 mila nuclei familiari della zona hanno provato ad ottenere il sussidio e la metà non c’è riuscita. «Ci sono tante persone che ci provano, ma anche alcuni che commettono errori sulla residenza da 10 anni. In ogni caso, l’incrocio delle banche dati e l’azione ispettiva stanno dando i loro frutti affinché la misura raggiunga davvero le fasce deboli e ridimensioni le frodi», ha concluso Bafundi a «Il Mattino»Leggi anche l’articolo —> Governo Meloni: a che punto è la riforma del reddito di cittadinanza

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