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Reddito di cittadinanza: cosa fare per non perdere i soldi nel 2023

Reddito di cittadinanza, cosa fare per non perdere i soldi nel 2023? Con l’Isee scaduto il 31 dicembre 2022, cosa succede al RdC e alle altre agevolazioni che dipendono dallo strumento di valutazione del reddito? Per evitare problemi occorre provvedere tempestivamente al rinnovo di esso entro i termini stabiliti dalla legge. Il consiglio degli esperti è quello di procedere al rinnovo dell’Isee entro la fine di gennaio. Leggi anche l’articolo —> Covid, la Meloni pronta a reintrodurre i divieti: sì mascherina e smart working

Reddito di cittadinanza: cosa fare per non perdere i soldi nel 2023

Per beneficiare del reddito di cittadinanza il nucleo familiare deve essere in possesso di un valore Isee inferiore a 9.360 euro. A proposito di tale sussidio non ci sono conseguenze immediate per l’Isee scaduto, in quanto la ricarica attesa a gennaio 2023 verrà comunque effettuata sulla base di dati e informazioni contenuti nella pratica del 2022. Ma il rinnovo, proprio per evitare la sospensione, va effettuato entro il 31 gennaio. Come scrive “Today” “non bisogna dimenticare che una volta rilasciato il nuovo Isee ci sarà un ricalcolo della prestazione, in quanto l’Inps terrà conto dei nuovi dati reddituali e patrimoniali. Ne potrebbe risultare la perdita dell’assegno, laddove il nuovo reddito dovesse certificare il superamento delle soglie previste dalla normativa, o comunque una riduzione dell’importo percepito, nel caso in cui tra il 2020 e il 2021 ci sia stato un miglioramento della situazione economica del nucleo familiare. Diversamente, in caso di peggioramento, l’importo mensile potrebbe aumentare”. (continua a leggere dopo le foto)

Attenzione all’Isee scaduto

Difatti avere un Isee scaduto non significa che dal 1° gennaio 2023 tutte le prestazioni ad esso collegate smetteranno di essere percepite, ma soltanto che occorre mettersi in moto per rinnovarlo non appena possibile. Da qui l’invito degli esperti ad affrettarsi entro la fine di gennaio per evitare di perdere i benefici economici. (continua a leggere dopo le foto)

Reddito di cittadinanza: le parole del leghista Durigon

Intanto in un’intervista a ‘La Repubblica’ il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha annunciato un decreto lavoro entro gennaio per “dare più flessibilità e meno burocrazia alle aziende, più sicurezza ai lavoratori”. Sul reddito di cittadinanza l’esponente leghista ha spiegato che verranno potenziate “formazione e incentivi, lo Stato ha il dovere di prospettare soluzioni agli occupabili”. Il sistema del Reddito, ha sottolineato, “ha fallito: è evidente a tutti. Noi lo togliamo solo a chi può lavorare e si adagia nella sua condizione attuale. La vera sfida non è dare un sussidio, ma il lavoro. E le offerte non mancano, visto che le aziende cercano 500 mila lavoratori secondo Anpal-Unioncamere”. Il dovere del governo per Durigon “è cercare di fare il possibile per incrociare queste esigenze con i profili dei percettori. Dopodiché vale la regola della Naspi: finita la disoccupazione, bisogna cercarsi un posto”. Leggi anche l’articolo —> Reddito di cittadinanza: arriva lo stop per chi ha questa età. La decisione del governo

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