
Una nuova allerta alimentare è stata diffusa a livello nazionale e riguarda un prodotto tipico molto apprezzato, i ciccioli sottovuoto. Un lotto è stato ritirato dai supermercati e dai punti vendita al dettaglio a causa di un possibile rischio microbiologico, con particolare riferimento alla presenza del batterio Listeria monocytogenes.
A segnalare ufficialmente il problema è stato il Ministero della Salute, attraverso il portale dedicato alle allerte e ai richiami di prodotti alimentari. Nella comunicazione viene richiesto ai cittadini di prestare la massima attenzione ai dati riportati in etichetta, così da poter identificare rapidamente il prodotto interessato ed evitarne il consumo.
Le autorità sanitarie precisano che il provvedimento ha carattere precauzionale, ma invitano comunque i consumatori a considerare la questione con serietà, soprattutto in presenza di soggetti fragili in famiglia. La corretta identificazione del lotto richiamato è il primo strumento di tutela per la sicurezza domestica. Il caso si inserisce in un quadro più ampio di controlli periodici su carni e salumi confezionati, settore in cui la vigilanza resta particolarmente elevata per prevenire rischi di natura igienico-sanitaria e garantire la massima tracciabilità dei prodotti in commercio.
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Prodotto richiamato: dati identificativi, marchio e scadenza
Il provvedimento riguarda i ciccioli sottovuoto a marchio Serafini, commercializzati in confezioni preincartate del peso di 400 grammi e 500 grammi. Si tratta di un prodotto a base di carne suina tipico della tradizione gastronomica, distribuito nella grande distribuzione organizzata e in alcuni negozi al dettaglio.
La lavorazione dei ciccioli oggetto del richiamo è avvenuta presso lo stabilimento Industria Casearia Serafini Roberto & C. srl – Ettore Serafini, con sede in provincia di Piacenza. L’indicazione dello stabilimento di produzione è un dato essenziale per la tracciabilità, riportato in etichetta accanto a marchio e peso.
Il lotto interessato è identificato con la sigla 07/2025, che riporta mese e anno di produzione, mentre la data di scadenza indicata è il 31 marzo 2026. Chi avesse acquistato recentemente ciccioli Serafini è invitato a verificare con attenzione questi elementi sulla confezione, confrontandoli con le informazioni diffuse dal Ministero.
Motivi del richiamo: il rischio listeria e le conseguenze per la salute
Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, il ritiro del lotto è stato avviato in maniera volontaria e precauzionale dal produttore, dopo l’esito di un controllo a campione che ha evidenziato la possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes in alcune unità del prodotto.
La Listeria monocytogenes è un microrganismo responsabile della listeriosi, una patologia infettiva che può manifestarsi con sintomi gastrointestinali (come nausea, vomito, diarrea) e, nei casi più seri, con forme febbrili accompagnate da complicanze sistemiche. Le categorie considerate più a rischio sono donne in gravidanza, anziani, pazienti immunodepressi e bambini molto piccoli. In queste fasce, la malattia può assumere un decorso più grave, motivo per cui viene raccomandata massima cautela nel consumo di prodotti a base di carne pronti al consumo.
Al momento non risultano casi ufficiali collegati direttamente al lotto richiamato, ma la presenza del batterio oltre i limiti di legge rende necessario un intervento immediato per ridurre ogni rischio potenziale.
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