Maria Manuela Iraci è morta il 18 marzo 2023 all’età di 31 anni, ed è stata sepolta nel cimitero di Sordio, in provincia di Lodi. La madre, Giacoma, il giorno di Ferragosto è andata a far visita alla tomba della figlia e quello che ha trovato è stata disarmante: fili strappati, lampadina della luce penzolante e un biglietto di avvertimento, tutto questo per un ritardo nel pagamento della bolletta. (continua)
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Staccano la luce dalla lapide della figlia, il gesto della madre
Maria Manuela Iraci, disabile dalla nascita è morta il 18 marzo di quest’anno, quando la madre è andata a farle visita al cimitero ha trovato la luce della lapide staccata. Il motivo è un mancato pagamento delle utenze. Forse mamma Giacoma non si è ricordata di pagare, o forse ha pensato che, visto che la figlia è morta a marzo, ma la lapide era pronta solo a metà luglio, non fosse il caso di pagare. Qualunque sia la ragione , il cimitero di Sondrio ha pensato bene di staccare la luce. Nulla di irrimediabile ha pensato Giacoma, così si è rimboccata le maniche e ha riattaco i fili da sola. (continua dopo la foto)
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Le parole di mamma Giacoma
“Non potevo lasciare mia figlia senza luce a Ferragosto – dice Giacoma Primo a Il Cittadino -, così ho guardato come fare, io sono una che si è sempre arrangiata, ho smontato il meccanismo, ho collegato il filo blu e quello rosso e ho riacceso la lampadina. Così mia figlia domani (ieri, ndr) potrà avere la luce come tutti gli altri.”
Da una prima ricostruzione sappiamo che la lapide di Manuela non avrebbe dovuto nemmeno averlo il lumino: “Quando sono andata per mettere la lapide, a metà luglio, il muratore è rimasto commosso dalla storia di Manuela, così mi ha detto: ‘Voglio fare un regalo a Manuela. Le regalo la luce, gliela metto io, poi passa a regolarizzare‘». Un dono che Giacoma ha tanto apprezzato, ma quando a Ferragosto è andata a trovare la figlia, la sorpresa: “Ho trovato i fili strappati, la lampadina penzoloni e un biglietto che diceva di contattare l’azienda. Non avrebbero potuto telefonarmi, invece, di strappare tutto?” (continua dopo la foto)
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La spiagazione
In effetti la luce della lapide, essendo un “regalo”, non è stato regolarizzato con il cimitero e per questo hanno strappato i fili dalla tomba di Maria Manuela Iraci. Ma – racconta Giacoma – “l’azienda fino al 23 agosto non apre e nessuno mi ha contattata“. Così ha preso in mano la situazione e ha deciso di riattaccare lei stessa la luce alla figlia: “Poi – assicura – pagherò tutto, anche gli arretrati, ma mia figlia non può restare senza luce il 15 agosto. È un simbolo, ma è importante“.