
Il risveglio di questo venerdì 26 dicembre è stato accompagnato da un lieve tremore, uno di quelli che durano pochi istanti ma bastano a interrompere il sonno e accendere l’attenzione. In molti hanno controllato l’orologio, altri hanno aspettato qualche secondo in silenzio e apprensione, cercando di capire se fosse solo suggestione. Nel buio dell’alba, mentre la costa dormiva ancora, la terra ha dato un segnale discreto ma netto, seguito a distanza di meno di un’ora da un secondo movimento, ancora più breve. Un doppio evento che ha riportato al centro dell’attenzione una zona da sempre abituata a convivere con la sismicità.

Terremoto e prime scosse all’alba
Il terremoto si è manifestato nelle primissime ore del mattino, con una sequenza ravvicinata che ha attirato l’attenzione degli osservatori e dei residenti. La prima scossa è stata registrata alle 05:09, un orario in cui il silenzio amplifica ogni vibrazione. La sensazione, riferita da chi era già sveglio, è stata quella di un movimento secco, breve, senza conseguenze immediate ma sufficiente a farsi notare.
I dati preliminari indicano che l’evento principale ha avuto una magnitudo 2.8, con un ipocentro molto superficiale, valutato a circa 1 chilometro di profondità. Una caratteristica che spesso rende il sisma più percepibile, anche se di energia contenuta. Non sono state segnalate criticità, né interruzioni ai servizi essenziali. Tuttavia, come spesso accade in questi casi, la sequenza non si è fermata al primo episodio.

Terremoto e replica mattutina
Poco dopo, alle 06:02, è arrivata una seconda scossa di terremoto, più lieve ma comunque registrata dagli strumenti. La magnitudo stimata è stata di 2.3, con un ipocentro più profondo, intorno ai 10 chilometri. Un evento che ha confermato la natura della sequenza destando allarme.
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