Terremoto nei Campi Flegrei
L’epicentro del sisma, di magnitudo 4.6, è stato localizzato nella regione dei Campi Flegrei, situata nella parte occidentale di Napoli. Questo evento sismico, di magnitudo significativa e di bassa profondità, è stato avvertito con particolare forza tra Pozzuoli e l’area della Solfatara. In precedenza, l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv aveva già registrato tre scosse più lievi tra le 3:51 e le 6:07 del 27 giugno, con magnitudo tra 1.0 e 1.5.
Queste attività sismiche si collegano al fenomeno del bradisismo flegreo, che sta causando un sollevamento graduale del suolo nell’area vulcanica. Gli esperti mantengono una sorveglianza costante, sebbene escludano segnali di un’eruzione imminente. Tuttavia, il sollevamento ha superato i 140 centimetri, mettendo a rischio le infrastrutture esistenti e portando le autorità a potenziare le misure di sicurezza.
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Campi Flegrei, le misure di sicurezza per il rischio terremoto
Tra i progetti in corso, spicca quello presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove sono in atto lavori di rinforzo antisismico. Questi includono l’installazione di solai rinforzati, pilastri potenziati e giunti in metallo. Questo intervento fa parte di un ampio piano del Commissario Straordinario per i Campi Flegrei, che prevede 56 progetti con un budget complessivo di 450 milioni di euro.
Il piano include interventi su 23 scuole pubbliche, quattro delle quali sono in fase di ristrutturazione dopo i danni subiti nel sisma del maggio 2024. L’obiettivo è rendere l’intero patrimonio edilizio pubblico più resistente entro il 2027, includendo caserme e due istituti penitenziari, tra cui il carcere femminile di Pozzuoli.

Sul fronte delle infrastrutture, sono previste la costruzione di due nuove bretelle tangenziali per garantire vie di fuga rapide, oltre a sei cantieri su reti idriche e fognarie compromesse dal movimento del suolo. L’intervento più atteso si concentra sul porto di Pozzuoli, dove, a partire da luglio, verrà installata una banchina galleggiante per compensare il sollevamento del fondale e facilitare le operazioni di imbarco.
“È tutto più complicato qui – ha dichiarato il Commissario – ma ci stiamo attrezzando”. Nel frattempo, la popolazione rimane in allerta dopo l’ultima scossa: “Speriamo che sia finita, ma ormai ci svegliamo ogni giorno con la paura”, ha condiviso un altro utente sui social.