Allarme in Giappone e Oceania: evacuata anche Fukushima
Il sisma ha riacceso la paura in Giappone, dove è scattata un’allerta tsunami lungo tutta la costa orientale. A Hokkaido, onde di tsunami fino a 60 cm sono state segnalate, con una più significativa di 1,3 metri nel porto di Kuji.
Le autorità hanno chiesto l’evacuazione di 1,9 milioni di persone e hanno disposto il trasferimento precauzionale del personale della centrale nucleare di Fukushima. Le immagini mostrano la popolazione rifugiarsi su tetti e osservatori costieri, mentre la Japan Meteorological Agency monitora lo sviluppo delle onde.
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Tsunami in arrivo negli USA e allarme in Sud America
Il Pacific Tsunami Warning Center ha confermato che onde anomale hanno raggiunto anche le Hawaii, con picchi di 1,5 metri a Kahului e 1,2 a Haleiwa, mentre in Alaska sono arrivate a 30 cm. Tutta la West Coast degli Stati Uniti — dalla California a Washington e Oregon — è in stato di allerta, con interruzioni preventive dell’accesso alle spiagge. In Messico, la Marina ha annunciato onde da 30 a 100 cm lungo la costa del Pacifico, mentre nazioni del Sud America come Cile ed Ecuador hanno attivato i sistemi di evacuazione.
Le onde sismiche e le onde di maremoto si stanno propagando in tutto il Pacifico, toccando Micronesia, Polinesia Francese, Filippine, Nuova Zelanda e America Centrale. In molte regioni costiere si è dato il via all’evacuazione preventiva e alla chiusura delle infrastrutture portuali. Gli esperti avvertono: il terremoto potrebbe avere effetti secondari significativi, non solo in termini geologici ma anche economici. L’evento viene già paragonato al terremoto e tsunami del 2011 in Giappone, anche se per ora non si registrano vittime accertate. Le autorità raccomandano massima prudenza e attenzione agli aggiornamenti ufficiali.