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“Traditori”. Putin, la bomba dalla Germania: cosa sta succedendo

Immagine di Vladimir Putin

Un impiego considerato “anomalo” dello strumento delle interrogazioni parlamentari, una concentrazione su temi legati a infrastrutture sensibili, trasporti militari e sicurezza nazionale, e il sospetto che questo tipo di attività possa tradursi in un vantaggio per l’intelligence russa. È questo il quadro che emerge da una dettagliata inchiesta di Politico, che ha rilanciato il dibattito all’interno del parlamento federale tedesco e delle assemblee regionali, con particolare attenzione alla Turingia, uno dei principali bastioni elettorali di Alternativa per la Germania (AfD).

Al centro delle polemiche si trova il deputato regionale Ringo Mühlmann, esponente dell’estrema destra e già agente di polizia, accusato dalle opposizioni di utilizzare il proprio incarico per sollecitare informazioni su difesa, movimenti di truppe e protezione contro i droni. Si tratta di ambiti ritenuti particolarmente critici nel contesto della guerra in Ucraina e della crescente tensione tra Russia e Paesi occidentali, in cui i flussi di armamenti, i sistemi di sorveglianza e le infrastrutture logistiche rappresentano obiettivi potenziali per attività di spionaggio.

Le rivelazioni hanno alimentato il timore che l’AfD, già sotto osservazione da parte dei servizi di sicurezza tedeschi in diverse regioni, possa stare sfruttando i meccanismi legittimi del controllo parlamentare per raccogliere, in maniera sistematica, elementi utili a chi voglia monitorare o ostacolare il sostegno europeo a Kiev. Nelle dinamiche di quella che viene spesso definita guerra ibrida, anche dati apparentemente neutri, se messi insieme, possono diventare risorse informative di pregio.

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Interrogazioni su droni, trasporti militari e infrastrutture strategiche

Secondo la ricostruzione dei media internazionali e di testate tedesche, Mühlmann ha fatto ampio uso delle prerogative riconosciute ai deputati del Landtag di Turingia, presentando numerose interrogazioni indirizzate al governo regionale. Tra queste figurano richieste molto puntuali sui trasporti militari occidentali diretti verso l’Ucraina, con domande che chiedono di specificare l’andamento dei transiti per anno, la tipologia dei convogli, il numero delle tratte e le eventuali fermate note sul territorio del Land.

In altri atti, concentrati in particolare intorno al mese di giugno, il parlamentare dell’AfD ha rivolto l’attenzione ai sistemi di difesa anti-drone conosciuti o utilizzati dalla polizia della Turingia. Tra gli strumenti citati compaiono i jammer per disturbare i segnali, le reti di intercettazione e i dispositivi a impulsi elettromagnetici, tecnologie che vengono impiegate per contrastare l’uso illecito o sospetto dei velivoli senza pilota.

Chi solleva l’allarme sottolinea che, pur non coinvolgendo normalmente informazioni classificate, la combinazione di risposte fornite a più interrogazioni potrebbe fornire un quadro complessivo delle rotte logistiche, delle misure di protezione e dei punti potenzialmente vulnerabili.

Le accuse politiche: “favorire il Cremlino”

Le iniziative di Mühlmann e, più in generale, la strategia dell’AfD sull’uso dello strumento ispettivo hanno provocato reazioni molto dure. Il ministro dell’Interno della Turingia, Georg Maier (SPD), ha dichiarato che le interrogazioni del partito di estrema destra danno l’impressione “inquietante” che l’AfD stia di fatto svolgendo attività utili agli interessi di Mosca.

Anche a livello federale, la percezione è simile. Nel Bundestag, diversi parlamentari hanno espresso preoccupazione. La deputata dei Verdi Irene Mihalic ha definito l’AfD un vero e proprio “cavallo di Troia” di Vladimir Putin all’interno del sistema politico tedesco.

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