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Tramezzini, scatta il richiamo del Ministero della Salute: tutti i dettagli

Nuovo richiamo alimentare in Italia: ritirati dai supermercati dei tramezzini molto venduti nel Paese. La ragione? La possibile contaminazione da Listeria monocytogenes dovuta ad uno dei componenti del prodotto (sfilacci di equino) segnalata dal fornitore. La notizia arriva direttamente dal Ministero della Salute.

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Tramezzini contaminati, scatta il richiamo

I tramezzini, i tramezzini veneziani e i ‘focazzini’ ‘Texano’ con mozzarella, salsa sfilacci e rucola, venduti con i marchi PaninoChef NovaGest, sono stati richiamati in via precauzionale per la possibile contaminazione da Listeria monocytogenes. Tale situazione può essere dovuta ad uno dei componenti del prodotto, gli sfilacci di equino, ed è stata segnalata, come dicevamo, dal fornitore. (continua a leggere dopo le foto)

Tutti i dettagli sul ritiro

Il richiamo risale al 16 marzo, ma è stato comunicato dal Ministero della Salute soltanto il 23. I prodotti interessati sono i seguenti: tramezzino e tramezzino veneziano ‘Texano’ PaninoChef e NovaGest, venduto in confezioni da 80 grammi e 160 grammi, con i numeri di lotto 69, 70, 74 e 75 e le date di scadenza 04/04/2023, 05/04/2023, 09/04/2023 e 10/04/2023; focazzino ‘Texano’ PaninoChef, venduto in confezioni da 80 grammi, con i numeri di lotto 69, 70, 74 e 75 e le date di scadenza 04/04/2023, 05/04/2023, 09/04/2023 e 10/04/2023. (continua a leggere dopo le foto)

Tramezzini contaminati, scatta il richiamo in Italia

Come scrive “Il Fatto Alimentare” i tramezzini e i focazzini richiamati sono stati prodotti dall’azienda Bertolini Group Srl, nello stabilimento di viale Treviso 6, a Portogruaro, nella città di Venezia (marchio di identificazione IT 9-2890/L). Lo stesso sito specifica che il provvedimento sembra essere collegato alla serie di richiami di sfilacci di equino, bovino e pollo prodotti dall’azienda Coppiello Giovanni che sono stati diffusi a partire dal primo ritiro di un lotto con Listeria del 10 marzo. La notizia del ritiro è stata diffusa in queste ore anche dal giornale “Libero Quotidiano”. Per tutti i dettagli basta visitare il sito del Ministero della Salute. Leggi anche: Caffè contaminato, al via il ritiro nei negozi: il marchio da evitare

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