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SOCIAL. L’Italia, ieri mattina si è fatta svegliare da un terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro a Marradi, in provincia di Firenze. Nell’oscurità dell’alba, nuove scosse hanno destato preoccupazione tra i residenti della Toscana e dell’Emilia Romagna. Ecco gli ultimi sviluppi di questo sciame sismico in corso, le sue possibili cause, e le misure precauzionali prese dalle autorità, tra cui la chiusura delle scuole.
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Lo sciame sismico continua
Dopo il terremoto principale di ieri, che ha raggiunto una magnitudo di 4.9, la popolazione rimane in allerta. Alle 5:40 di questa mattina, un’altra scossa di magnitudo 3.0 è stata registrata dall’Ingv, questa volta a soli 5 chilometri da Marradi e a una profondità di 8 chilometri. Questo evento ha evidenziato la persistenza dello sciame sismico in corso tra la Toscana e l’Emilia Romagna.
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Scuole chiuse
Le autorità locali hanno preso misure drastiche per garantire la sicurezza dei residenti. In via precauzionale, molte scuole nell’area colpita sono rimaste chiuse anche oggi. Questa decisione è stata presa in attesa della conclusione dei rilievi alle strutture pubbliche e private, poiché la scossa di ieri potrebbe aver compromesso la stabilità di alcuni edifici.
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Terremoto Emilia Romagna – Toscana, nuove scosse:
Nel cuore della notte, il territorio è stato nuovamente agitato dalle scosse. Alle 3:50, una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata a 5 km a ovest della vicina Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, Emilia-Romagna. Poco dopo, alle 5:14, un’altra scossa di magnitudo 2.2 ha interessato l’area, questa volta a soli 1 km a sud-ovest di Marradi. Queste scosse, sebbene di minore intensità rispetto al terremoto principale, continuano a mantenere alta l’allerta tra la popolazione.
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Il lavoro dei vigili del fuoco
Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco del comando di Firenze sono stati impegnati in numerosi interventi nella zona del Mugello, nei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Borgo San Lorenzo, Barberino di Mugello e Dicomano. Questi interventi sono stati mirati a verificare la sicurezza delle strutture pubbliche, private ed ecclesiastiche. L’utilizzo di droni ha giocato un ruolo fondamentale in queste operazioni, consentendo una rapida fotogrammetria del centro abitato di Marradi e l’individuazione di potenziali pericoli come camini e tegole pericolanti. Inoltre, i droni hanno monitorato attentamente i campanili di Marradi e di Palazzolo sul Senio, contribuendo così alla gestione degli interventi di sicurezza.