
Nel pieno delle festività di fine anno, un grave lutto ha colpito il famoso attore italiano. È venuto a mancare il padre Clelio, figura molto conosciuta e stimata nella Marsica, dove per decenni ha svolto la professione di medico. La notizia, diffusa inizialmente dalle cronache locali abruzzesi, si è rapidamente diffusa tra i cittadini di Avezzano e Collelongo.
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Chi era Clelio Guanciale, medico stimato tra Avezzano e Collelongo
Clelio Guanciale è deceduto all’età di 78 anni. Nella comunità abruzzese era conosciuto come un medico di altri tempi, presente e disponibile con i pazienti, non solo all’interno dello studio ma anche nella vita quotidiana. Molti residenti lo ricordano come un punto di riferimento affidabile, capace di unire competenza professionale e attenzione alle persone.
L’attività di medico di Clelio si è svolta principalmente tra le città di Avezzano e Collelongo, dove era considerato da molti non soltanto un professionista della salute, ma anche una figura di fiducia. Ad Avezzano viene ricordata anche la sua passione per il calcio, praticato in gioventù a buoni livelli, che lo rendeva spesso interlocutore competente nelle conversazioni sportive con pazienti e conoscenti.

Il legame con il figlio Lino Guanciale e la scelta della carriera artistica
La biografia di Clelio Guanciale è strettamente connessa a quella del figlio Lino. Prima di intraprendere la carriera nel mondo dello spettacolo, l’attore aveva infatti superato il test di medicina, ipotizzando un futuro nella stessa professione del padre. Il percorso sembrava inizialmente orientato verso l’ambito sanitario, seguendo l’esempio paterno. Successivamente, Lino Guanciale ha deciso di cambiare direzione, scegliendo gli studi umanistici e la recitazione. Si è iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia alla Sapienza di Roma e in seguito all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Lo stesso attore ha raccontato in diverse occasioni come la comunicazione di questa scelta in famiglia non sia stata semplice. Decisivo fu il confronto con il padre. Dopo una lunga conversazione, Clelio pronunciò una frase che Lino ha ricordato più volte e che non è mai stata modificata nei resoconti: «Dimmi come posso aiutarti». Da quel momento, il padre è diventato il primo sostenitore del percorso artistico del figlio, accompagnandone l’evoluzione professionale.
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