
I sospetti della Procura di Roma si concentrano sulla figura di Rexal Ford per la morte violenta della bambina e il successivo occultamento del cadavere della madre, ritrovata sotto un cespuglio all’interno del parco di Villa Pamphili, a Roma. “Disse che la moglie era partita,” ha raccontato una poliziotta che lo aveva fermato il 5 giugno, “ma in realtà era già morta”. Il corpo della figlia, nudo e con evidenti segni di violenza, era stato abbandonato nel parco. Per la madre si attende ancora l’esito dell’autopsia, ma gli elementi a carico dell’uomo sono gravi. Cosa avrebbe fatto Rexal Ford dopo il ritrovamento dei corpi?
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Rexal Ford a passeggio per Roma, mentre venivano scoperti i corpi della compagna e della figlia
Arrestato in Grecia il 13 giugno, è ora al centro di un’inchiesta che svela un inquietante retroscena. Il 7 giugno, a poche ore dal ritrovamento dei corpi della compagna e della figlia, Rexal Ford camminava per Roma come se nulla fosse accaduto. Il 46enne californiano si muoveva con apparente tranquillità tra le vie del centro. In realtà, secondo gli inquirenti, si era appena lasciato alle spalle un duplice orrore. Rexal Ford avrebbe anche chiacchierato con delle ragazze, per incantarle con racconti surreali.

In cerca di una location (e di nuove conquiste)
Tra un sopralluogo e un bicchiere di vino, Rexal Ford non sembrava turbato. L’8 giugno, il giorno dopo la scoperta dei cadaveri, il presunto produttore ha incontrato una giovane donna incuriosita dalla sua parlata americana e dai racconti su presunti progetti cinematografici. I due si sono rivisti il 10 giugno al Pantheon, a poche ore dalla fuga in Grecia. “Sono seduto qui tesoro, prenditi il tuo tempo,” scriveva Ford via messaggio. Il racconto della ragazza è inquietante.
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