Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Yara, possibile svolta dopo 11 anni per Bossetti: la decisione sul test del DNA

Dopo anni di attesa e battaglie legali, arriva una decisione che potrebbe riaprire uno dei casi giudiziari più controversi d’Italia. Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, avrà accesso per la prima volta al profilo genetico della vittima e alle foto ad alta risoluzione degli indumenti analizzati dai RIS. È un passaggio cruciale per la difesa, che punta ora alla revisione del processo. Un atto che, per gli avvocati, potrebbe cambiare tutto.

Leggi anche: Terribile schianto, Marco perde la vita nell’impatto: lascia la moglie incinta

Il via libera del Tribunale dopo sei anni di attesa

Dopo sei anni di richieste respinte, il Tribunale di Bergamo ha finalmente accolto l’istanza della difesa di Massimo Bossetti, autorizzando l’accesso a materiale scientifico e fotografico che finora era rimasto escluso dal fascicolo. Si tratta di un primo passo concreto verso la richiesta di revisione del processo per il delitto della tredicenne Yara Gambirasio, uccisa nel 2010 a Brembate di Sopra. Nel dispositivo firmato il 17 giugno 2025, i giudici danno trenta giorni di tempo alla polizia giudiziaria per acquisire presso il Ris di Parma e la Polizia scientifica Lombardia una lunga serie di documenti, fra cui elettroferogrammi, profili genetici e immagini digitali dei reperti. I materiali non erano mai stati messi a disposizione dei difensori e vengono ora considerati, dal Tribunale stesso, elementi con il “carattere della potenziale novità della prova”.

Il focus della difesa: slip, leggings e giubbotto

Tra gli elementi più attesi dalla difesa ci sono le fotografie in alta risoluzione degli indumenti che Yara indossava il giorno della scomparsa, in particolare gli slip, i leggings e il giubbotto ritrovati nel campo di Chignolo d’Isola, dove il corpo fu scoperto tre mesi dopo. Proprio su quegli slip era stata rinvenuta la traccia mista di DNA considerata la prova regina contro Bossetti: il profilo della vittima e quello del cosiddetto Ignoto 1.

Ora, con l’accesso al materiale, il genetista Marzio Capra – già consulente nel caso Poggi-Garlasco – potrà valutare se ci siano segni, tracce, picchi genetici o anomalie che erano sfuggiti alle analisi originarie. “Lo studio delle immagini può restituire zone d’interesse”, sottolineano i difensori, convinti che quei dettagli possano portare a una lettura diversa delle evidenze genetiche.

Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva

Successiva
Pagine: 1 2
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure