
News TV. Una leggenda vivente del cinema hard italiano sta per tornare sotto i riflettori, e lo farà senza alcun freno. Milly D’Abbraccio, volto iconico dell’erotismo anni ’90, sarà la protagonista della prossima puntata di Belve, pronta a raccontare il suo percorso, le sue scelte e le sue ombre. “Nell’hard non ho rivali“, afferma con fierezza. E il suo racconto è un vero viaggio in un’epoca che ha fatto scalpore.
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Diversa da Moana e Cicciolina
Intervistata da Francesca Fagnani, Milly D’Abbraccio non si tira indietro quando si parla di confronto con altre pornostar: “Sono arrivata dopo Moana e Cicciolina, ma ero diversa. Più moderna, più d’impatto. Io ero un’attrice prestata al porno, loro non sapevano recitare“. Sul mito di Moana Pozzi, dice la sua con toni diretti: “Da viva l’hanno aggredita, da morta l’hanno santificata. È stata decantata troppo tardi“. E poi aggiunge con orgoglio: “Dopo la sua morte, sono rimasta io. L’ultima pornodiva”.
Impossibile non chiedersi cosa sarebbe successo se avesse avuto a disposizione Instagram e TikTok ai tempi d’oro: “Se avessi fatto la pornodiva con Internet sarei diventata planetaria“, dichiara. Ma si dice anche consapevole di aver lasciato il porno nel momento sbagliato. Una riflessione che porta il pubblico a domandarsi quanto potere avrebbe avuto oggi un’icona come lei in un mondo dominato dalla visibilità social.
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