
News Tv. Il sipario è calato su una figura fondamentale per il mondo della televisione e, in particolare, per la Rai. Un professionista che, lontano dai riflettori, ha saputo lasciare il segno grazie al suo impegno inarrestabile per la sicurezza in montagna. Il pubblico lo ricorda con affetto, soprattutto gli appassionati di Linea Bianca, dove la sua esperienza era una presenza costante. Una personalità riservata, quasi invisibile, ma insostituibile nel suo ruolo istituzionale e divulgativo. Massimiliano Ossini ha voluto ricordare il collega e amico durante la diretta.
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Rai in lutto, addio Paolo De Zordo
Se n’è andato in punta di piedi, mercoledì 14 maggio, nella tranquilla cittadina di Vittorio Veneto, dopo una lunga malattia. Originario di Cibiana, aveva trovato la sua seconda casa a Cortina, dove per trent’anni ha reso le piste più sicure grazie alla sua dedizione. I funerali si terranno sabato 17 maggio nella suggestiva Basilica della Regina delle Dolomiti, un luogo che lui stesso considerava sacro, proprio come le montagne che amava e proteggeva con passione e professionalità. E ora, proprio come nell’ultimo atto di una grande opera, Paolo De Zordo ci lascia con la stessa discrezione con cui ha vissuto la sua vita.
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Chi era Paolo De Zordo
La sua carriera è stata un esempio di impegno e coraggio. Entrato in Polizia a vent’anni appena, si è distinto in città come Bologna e Belluno per il suo sangue freddo e il suo coraggio, tanto da ricevere un encomio nel 2015 per la gestione dei disordini durante la visita dell’allora premier Mario Monti. A Cortina, ha trovato la sua dimensione ideale, coordinando le operazioni di soccorso sulle piste da sci e soccorrendo migliaia di persone. Il vice questore Luigi Petrillo lo ha ricordato come un “diamante nascosto”, un uomo che si prendeva cura degli altri ben oltre il suo dovere. Nonostante la malattia lo avesse allontanato dalle piste, De Zordo non ha mai smesso di contribuire, lavorando dietro le quinte per l’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e formando nuovi soccorritori. La comunità di Cortina lo ha omaggiato con la cittadinanza onoraria, riconoscendo il suo contributo inestimabile alla sicurezza e al tessuto sociale della località.
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