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Garlasco, cosa ha scoperto la Procura su Sempio: “Era lì quando Chiara è stata uccisa”

A diciassette anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, la vicenda torna a occupare le prime pagine. La Procura di Pavia ha riaperto le indagini ipotizzando che Andrea Sempio, all’epoca amico del fratello della vittima, si trovasse all’interno della villetta la mattina del delitto. Nuovi elementi investigativi, dal DNA sotto le unghie di Chiara a incongruenze telefoniche e testimonianze rivalutate, stanno spingendo gli inquirenti verso una possibile svolta clamorosa. Ecco cosa sappiamo finora.

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Il DNA sotto le unghie e la presenza nella villetta

È una traccia biologica la miccia che ha riacceso l’interesse sul delitto di Garlasco. Il DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, secondo quanto emerso da un incidente probatorio, apparterrebbe ad Andrea Sempio, amico intimo di Marco Poggi, fratello della vittima. Il giovane, oggi adulto, ha sempre sostenuto di aver avuto contatti con il computer di casa Poggi nei giorni precedenti al delitto, ipotizzando una contaminazione accidentale. Tuttavia, Marco ha dichiarato agli inquirenti: «Non ricordo che Andrea sia venuto a casa nostra prima del 5 agosto». Un dettaglio non di poco conto, visto che l’omicidio è avvenuto il 13 agosto. La Procura ipotizza invece che Sempio fosse fisicamente presente nella villetta la mattina dell’omicidio, fa sapere Il Corriere della Sera. L’obiettivo è dimostrare questa presenza combinando elementi biologici, tecnologici e testimoniali.

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Le celle telefoniche e l’alibi vacillante

Oltre al DNA, nuovi dati telefonici e geolocalizzazioni mettono in discussione la versione di Sempio. Secondo una relazione tecnica depositata dalla difesa di Alberto Stasi, il cellulare di Sempio risulta attivo a Garlasco nella fascia oraria compresa tra le 9:58 e le 12:18. In particolare, le celle lo collocano in via Santa Lucia, non a Vigevano come dichiarato dallo stesso indagato. Sempio sostiene di aver tentato di contattare Marco Poggi, allora in vacanza, senza ottenere risposta. Tuttavia, Marco riferisce di non aver ricevuto alcuna chiamata, né sul cellulare né sul numero fisso. A peggiorare la posizione di Sempio è uno scontrino del parcheggio, presentato come alibi, che attesta l’ingresso alle 10:18. Considerato che l’ora della morte di Chiara è collocata tra le 9:12 e le 9:35, e che la distanza da percorrere è inferiore ai 20 minuti, l’alibi non reggerebbe più.

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