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Matteo, chi era il bagnino trovato morto dopo l’annegamento del bambino: il terribile sospetto

Era scomparso da due giorni, nel silenzio più totale, senza rispondere a nessuno. Matteo Formenti, 37 anni, bagnino presso la piscina “Tintarella di Luna” di Castrezzato, in provincia di Brescia, è stato trovato senza vita mercoledì 25 giugno ai piedi del Monte Orfano, in una zona boschiva di Cologne. Solo pochi giorni prima, domenica 22 giugno, in quella stessa piscina era avvenuta una tragedia: il piccolo Michael Consolandi, un bambino di soli quattro anni, era annegato sotto gli occhi di decine di presenti. Matteo era in servizio proprio in quel momento.

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L’indagine e la scomparsa: cosa è successo a Matteo

Il giorno successivo alla morte del bambino, i carabinieri avevano sequestrato il cellulare di Matteo, insieme a quelli di tutti gli altri colleghi presenti in piscina durante l’annegamento. Un sequestro legato alle prime indagini avviate per chiarire eventuali responsabilità. La procura, intanto, stava per iscrivere il 37enne nel registro degli indagati. Ma Matteo, lunedì mattina, non era già più in casa. Aveva fatto perdere le sue tracce, rendendosi irreperibile non solo alle autorità ma anche alla sua famiglia e agli amici. Aveva con sé un secondo cellulare, ma non ha mai risposto a nessuna chiamata. Il sospetto si è fatto strada rapidamente: Matteo potrebbe essersi tolto la vita. E oggi, purtroppo, è arrivata la conferma del suo decesso.

Il ritrovamento del corpo ai piedi del Monte Orfano

La svolta è arrivata nella tarda mattinata di mercoledì, quando il corpo di un uomo è stato rinvenuto in una zona boscosa in via Cappuccini, a Cologne, ai piedi del Monte Orfano. Accanto al luogo del ritrovamento c’era un’auto: quella di Matteo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il pubblico ministero di turno Lisa Saccaro e il medico legale. Presente anche un parente del bagnino, che ha atteso con il fiato sospeso la conferma ufficiale dell’identità del cadavere. Identità che poco dopo è stata confermata anche dal sindaco di Chiari, Gabriele Zotti: “Il cadavere è quello del ragazzo”, ha detto, aggiungendo che i militari sono già in contatto con la famiglia per comunicare la notizia ufficiale.

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