
Con l’arrivo dell’estate, le spiagge italiane tornano a popolarsi di famiglie, turisti e residenti in cerca di refrigerio. Ma l’estate del 2025 sta mostrando un volto ben più aggressivo del solito. L’ondata di calore che ha investito la penisola sta battendo record di temperature e di umidità, con picchi che sfiorano e superano i 40 gradi in molte zone. In questo scenario, il confine tra relax e rischio diventa sottile. E in Abruzzo, su una delle spiagge più frequentate della Costa dei Trabocchi, la giornata perfetta si è trasformata in una tragedia inaspettata.
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Tragedia sulla sabbia: 83enne si accascia sul lettino e muore davanti ai familiari
È successo tutto in pochi attimi, sotto gli occhi increduli dei presenti. Ieri, nel primo pomeriggio, una donna si trovava sulla spiaggia di Torino di Sangro, in compagnia della famiglia. Proveniva da Bomba, piccolo comune in provincia di Chieti, ma secondo quanto riportato dalla stampa, viveva da anni in Trentino, da dove era rientrata in Abruzzo per una vacanza.
Il sole era cocente, il cielo senza nuvole, il lido pieno di famiglie in cerca di mare. La donna, Antonietta Di Iulio, aveva appena preso posto su un lettino, quando si è improvvisamente accasciata senza dare alcun segnale di malore. I familiari, colti dal panico, hanno subito chiesto aiuto. È stato l’inizio di un intervento disperato.
Tentativi di soccorso immediati: defibrillatore e massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare
I primi a intervenire sono stati i bagnini e il personale del lido, che hanno immediatamente messo in atto le manovre salvavita. È stato utilizzato anche un defibrillatore presente in spiaggia, ma il cuore della donna non ha mai ripreso a battere. Nel giro di pochi minuti sono arrivati anche i sanitari del 118, che hanno preso in mano la situazione tentando ulteriori manovre di rianimazione, ma senza successo. Alla fine, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Sul luogo è intervenuta anche l’autorità marittima, con il comandante del Circomare di Vasto, Rossella D’Ettorre, che ha informato la Procura. Secondo quanto stabilito in seguito dalla perizia necroscopica, la donna sarebbe morta per cause naturali, riconducibili a uno scompenso legato alle alte temperature. La salma è stata poi restituita alla famiglia e trasferita presso l’obitorio del cimitero di Bomba.
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