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Caso Orlandi, trovate ossa umane: cosa succede ora

Caso Orlandi, trovate ossa umane: cosa succede ora – Un ritrovamento che potrebbe riaprire uno dei misteri più oscuri e controversi della cronaca italiana: ossa umane sono state scoperte durante alcuni lavori di ristrutturazione nel Padiglione Monaldi dell’ospedale San Camillo di Roma. Si tratta di un edificio abbandonato da decenni, a due passi da quello che, secondo la testimonianza di Sabrina Minardi, sarebbe stato il luogo della prigionia di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa nel nulla il 22 giugno 1983, all’età di 15 anni.

Caso Orlandi, trovate ossa umane: cosa succede ora

Il padiglione, un tempo adibito a reparto di patologia clinica neuromuscolare, era attivo fino alla fine degli anni Ottanta. Successivamente, nel 1999, fu oggetto di un parziale intervento di recupero, per poi essere dichiarato pericolante e lasciato in balia di senzatetto e sbandati. Secondo alcune ricostruzioni, al tempo della scomparsa di Emanuela l’edificio era ancora in uso, il che apre scenari inquietanti: sebbene operativo, il corpo della giovane potrebbe essere stato nascosto nel vano ascensore o in qualche intercapedine.

Un ritrovamento che scuote il caso Orlandi

La notizia ha scosso gli inquirenti e la famiglia Orlandi, che da oltre 40 anni cerca la verità sulla scomparsa della giovane. I carabinieri hanno affidato i resti agli anatomopatologi forensi, che ora lavorano per determinarne sesso ed età, e successivamente sottoporli a comparazione genetica con il DNA di Emanuela, già in possesso della Procura. «Aspettiamo gli esami del DNA. Certo, è un’ipotesi suggestiva, alla luce della testimonianza della Minardi, confermata in parte anche dalle indagini della squadra mobile», ha dichiarato Laura Sgrò, legale della famiglia Orlandi, intervistata da Il Giornale.

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