In questi giorni la figlia di Michelle Hunziker ed Eros, Aurora Ramazzotti, è finita al centro del gossip. Il settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, ha lanciato l’indiscrezione di una sua presunta gravidanza. Dunque, Aurora Ramazzotti sarebbe incinta del suo compagno Goffredo. Il condizionale è d’obbligo visto che i diretti interessati si sono chiusi in un totale silenzio stampa. Come ha spiegato Alfonso Signorini la gravidanza di Aurora non sarebbe ancora al terzo mese ma lui non lo sapeva: se l’avesse saputo avrebbe aspettato a dare la notizia sul settimanale Chi, sul quale questa settimana sono spuntate nuove foto della ragazza. (Continua a leggere dopo la foto)
Aurora Ramazzotti, il mistero sulla gravidanza si infittisce: cosa sta succedendo
Dopo aver chiesto scusa per aver rivelato la gravidanza prima dei tre mesi, Alfonso Signorini sul nuovo numero in edicola del suo magazine Chi ha pubblicato una nuova paparazzata su Aurora Ramazzotti, la quale secondo lui sarebbe incinta e ora sarebbero arrivate anche le “prove”. Negli scatti del settimanale si vede la figlia di Michelle ed Eros di profilo con un look sportivo: crop top e pantaloni a vita bassa. Questo particolare outfit lascia intravedere un piccolo accenno di pancia. Ovviamente, nonostante ciò, il mistero della gravidanza di Aurora resta, visto anche il fatto che lei non abbia nessuna voglia di rilasciare dichiarazioni su questo argomento come ha ben spiegato durante un evento a Milano: vediamo le sue parole. (Continua a leggere dopo la foto)
Il suo intervento al Tempo delle Donne
Aurora Ramazzotti è stata protagonista del Tempo delle Donne a Milano, evento organizzato dal Corriere della Sera e da La27esimaOra. “Faccio molta fatica a proiettarmi nel futuro. Tendo a vivere più il presente. Mi auguro però di mettere su famiglia”, queste le parole che la Ramazzotti avrebbe pronunciato durante l’evento del Corriere sul tema “gravidanza”. Poi la ragazza ha spostato il suo discorso sugli insulti social e sul tema a lei caro del cat calling. La ragazza ha dichiarato (il suo intervento): “Il meccanismo della comunicazione via social è come quello del passaparola: viene perso un po’ il senso di quello che vuoi dire […]”. Quando lei ha parlato di cat calling, lo ha fatto “spontaneamente, nella mia testa era un commento a caldo di una cosa che avevo vissuto. Riconosci che qualcosa non va bene quando ti muove qualcosa, e così quando mi è successo, ho pensato che dovessi parlarne. Perché dobbiamo sentirci a disagio quando camminiamo per strada solo per come siamo vestite? Ho capito che fa parte di una cultura di cui siamo tutti vittime, non sei cattivo se ti piace quando ti fanno i commenti per strada, ma è interessante capire che la nostra cultura prevede che noi possiamo meritarci è anche una violenza […]”.
