News Tv. “Ballando con le stelle”, Milly ne ha da dire per tutti i concorrenti: e su Mariotto. La reginetta del dancing show di Rai 1 si racconta in un’intervista al settimanale “Chi” tirando le somme di questa straordinaria edizione e commentando il percorso (spesso tortuoso) dei suoi protagonisti. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Milly Carlucci sull’ultima edizione di “Ballando con le stelle”
Milly Carlucci è stata recentemente intervistata dalla rivista di Alfonso Signorini, “Chi” e le sue parole sono state riportate da “Leggo”. La conduttrice ha raccontato di come abbia vissuto l’esperienza di padrona di casa di questa spumeggiante edizione di “Ballando con le stelle”. Fin dal suo esordio, questa edizione è stata costellata di imprevisti, intoppi e colpi di scena che hanno messo alla prova Milly (e la saldezza i suoi nervi).
Da grande professionista quale è, Carlucci ha gestito qualsiasi inciampo garantendo un grande spettacolo al suo pubblico. «Il mio scopo era rimanere in piedi perché, quando hai il fuoco dietro, devi correre in avanti» ha raccontato. Tuttavia, le sue parole lasciano trapelare un senso di sollievo al vedere avvicinare la finale dato il grande impegno di gestire le dirette ed orchestrare il dietro le quinte del programma. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Le difficoltà di Milly Carlucci
Come lei stessa ha spiegato, quella del 2024 è stata l’edizione «della resistenza a oltranza contro tutto e tutti gli imprevisti, gli infortuni, le svolte della vita. Ogni concorrente ha superato i propri limiti, pervaso dal sacro fuoco dell’arte». Per dare esempi pratici, Milly Carlucci ha ricordato di quanto, dopo l’uscita di Angelo Madonia dal programma, un altro maestro di ballo è stato convocato per accompagnare Federica Pellegrini, Tuttavia, quest’ultimo si è infortunato poco dopo.
«Quel pomeriggio non lo dimenticherò mai. Ero come un naufrago che vedeva da lontano la barca dei soccorsi quando, nel giro di poche ore, si sono infortunati sia Peron che Nina Zilli, al rientro da un lungo stop. In quel momento ho capito come si trovano gli allenatori di calcio quando hanno, improvvisamente, la caduta dei loro eroi e devono rifare la formazione. Così ho preso il maestro di Nina, Pasquale La Rocca e l’ho messo con la Pellegrini: due agonisti che si sono trovati subito».
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