
News Tv. Garlasco, il nuovo super testimone e i vocali rivelati di Paola Cappa. Sapevamo già che il caso di Garlasco fosse uno dei più intricati e controversi della cronaca nera italiana. Ma ora, a quasi vent’anni dai fatti, nuovi dettagli emergono dalle pieghe del silenzio: testimonianze mai ascoltate, voci registrate, messaggi criptici. E soprattutto un testimone, finora mai emerso, che racconta ciò che nessuno aveva ancora detto. Il racconto andrà in onda questa sera su Italia 1, nella nuova inchiesta de Le Iene, firmata da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, come anticipato da Leggo. Ecco qualche anticipazione sul servizio.
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Nuove testimonianze su Garlasco: una borsa pesante e un silenzio lungo anni
Il testimone che ha parlato a “Le Iene”, identificato con il nome fittizio “Carlo”, si fa avanti con un racconto che risale ai giorni successivi all’omicidio di Chiara Poggi. In un incontro con Alessandro De Giuseppe, racconta di aver parlato con una donna di Tromello, che abitava vicino alla casa della nonna delle gemelle Cappa. Questa donna, riferisce Carlo, avrebbe visto Stefania Cappa, sorella di Paola, entrare in quella casa in evidente agitazione, trasportando una borsa molto pesante. Il fatto sarebbe avvenuto poco dopo il delitto, ma all’epoca, denuncia Carlo, «non c’era stata volontà di ascoltare».
Come sottolinea Leggo, Carlo tiene a precisare che non ha mai parlato di un alare da camino, come invece riportato da alcuni organi di stampa. Racconta inoltre che la donna rimase colpita dall’episodio perché le gemelle non erano mai state viste lì prima.
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Andrea Sempio, le telefonate della madre e accuse all’avvocato Tizzoni
Un altro documento inedito contenuto nel servizio è rappresentato dalle telefonate tra la madre di Andrea Sempio e l’inviato delle Iene. Quelle conversazioni – che si svolsero prima che il nome del figlio diventasse oggetto di indagine pubblica – mostrano una madre decisa a difenderlo a ogni costo. Secondo quanto riportato da Leggo, la donna contattò direttamente la trasmissione e accusò l’avvocato Gian Luigi Tizzoni di aver passato documenti della procura al legale di Sempio.
Nella stessa telefonata, la madre di Andrea rivelò l’esistenza di una presunta testimone che avrebbe visto Chiara litigare con una cugina, il giorno prima dell’omicidio. Tuttavia, nessuna testimonianza ufficiale ha mai incluso questo episodio. E la frase pronunciata dalla donna lascia intendere il clima sospettoso in paese: «In pochi credono davvero che Alberto sia l’assassino».
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