L’attacco a Milei e Netanyahu
Se le parole su Papa Francesco sono state toccanti e commosse, altrettanto non si può dire per quelle riservate ad alcuni leader mondiali. Mauro Corona ha riservato feroci critiche al premier israeliano Benjamin Netanyahu, ma soprattutto al presidente argentino Javier Milei, che ha annunciato la sua presenza in Vaticano per rendere omaggio alla salma del Pontefice.
“Cosa viene a fare?”, ha tuonato Corona. “Dopo tutto quello che ha detto di Bergoglio? Se viene qui, ce l’ho io la motosega”. Un riferimento diretto e provocatorio alle dichiarazioni passate di Milei, che in più occasioni ha attaccato duramente il Papa. Per lo scrittore, l’arrivo del presidente argentino a Roma sarebbe un gesto ipocrita, una passerella inutile e offensiva.
Netanyahu, dal canto suo, è stato definito da Corona “un boia” che “proibisce di parlare di lui”, mentre alcuni capi di Stato “lo ricevono addirittura”. E aggiunge: “Molti faranno finta di piangerlo, ma si fregano le mani, glielo posso garantire. Il tempo è galantuomo e anche lui pagherà le sue colpe”. (continua dopo la foto)
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L’eredità di un Papa che ha saputo parlare a tutti
Corona ha messo in luce un aspetto spesso sottovalutato del pontificato di Francesco: la sua capacità di parlare anche ai non credenti. “Aveva questo potere di purezza e semplicità. Anche l’ateo, o il non credente, tendeva l’orecchio. Perché diceva parole che fanno bene. Anche a me”, ha detto con tono sorprendentemente affettuoso. Un riconoscimento che va oltre la religione, che abbraccia l’uomo più che la figura istituzionale.
“Ha goduto dell’affetto di tutti, anche i peggiori detrattori a un certo punto hanno fatto silenzio e si sono messi ad ascoltarlo. Questa è una gran cosa”, ha aggiunto, evidenziando quanto il Papa abbia saputo imporsi come figura carismatica e rassicurante, anche nei momenti più difficili del suo pontificato. Corona ha chiuso il suo intervento ricordando come la Santa Pasqua, celebrata poco prima della morte, non sia stata un caso: “Non è stato dato dal caso, ma da qualcosa di più alto. È morto dopo aver assolto al suo compito. È qualcosa di incredibile”.