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Scanzi dice no a Berlusconi, ma il vero ostacolo è Toffanin: cosa succede a Mediaset

News TV. Era tutto pronto per il grande colpo di scena di Mediaset. Pier Silvio Berlusconi aveva messo gli occhi su Andrea Scanzi, voce tagliente e inconfondibile del Fatto Quotidiano, per portarlo a condurre un talk show di prima serata su Rete 4. Il piano era chiaro: raddoppiare la proposta “progressista” dopo l’arrivo di Bianca Berlinguer, ed espandere il pubblico verso territori fino a ieri poco esplorati. Un’operazione ambiziosa, quasi simbolica, che avrebbe mescolato le carte nel panorama televisivo italiano. Ma, a sorpresa, Scanzi ha detto no. O almeno no così com’è.

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Dietro le quinte di Cologno: tra caos e incertezze

In queste ore, i corridoi di Cologno Monzese sembrano una scatola di nervi. Tutti sanno che qualcosa bolle in pentola, ma nessuno ha certezze. La direzione Informazione e Intrattenimento è in pieno fermento: i volti di punta stanno cambiando, i programmi vanno ripensati da zero, e le scommesse sono sempre più rischiose. Il posto di Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque è ancora vacante, con Gianluigi Nuzzi tra i nomi più caldi, ma circondato da una guerra sotterranea fatta di voci, sussurri e strategie. Nel frattempo, Paolo Del Debbio si vede costretto ad allungare la sua presenza in video di due settimane, in attesa delle sue (meritate) vacanze e di un probabile addio definitivo all’access prime time.

Scanzi rifiuta il talk, ma propone un format tutto suo

Pier Silvio Berlusconi crede ancora in Scanzi. Il suo obiettivo è chiaro: replicare il modello Luca Sommi, che sul Nove sta dimostrando come un certo tipo di conduzione “riflessiva” e politicamente tagliente possa conquistare ascolti. Ma Scanzi non ci sta. Il giornalista ha declinato con fermezza l’idea di guidare un talk show tradizionale, dichiarandosi poco adatto al ruolo. Tuttavia, non chiude la porta del tutto. La sua controproposta è un format di interviste. Qualcosa di più personale, diretto, costruito attorno alla conversazione e meno al dibattito acceso da studio. Ed è qui che si rompe l’equilibrio.

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