
Personaggi Tv. Daniele Doria, 18 anni, ha trionfato alla finale di Amici 24, conquistando non solo il premio da 150mila euro, ma soprattutto il riscatto personale di una vita segnata da bullismo e insicurezze. Sul palco di Canale 5 ha danzato sulle sue ferite, dimostrando che la determinazione può trasformare il dolore in forza. Il suo messaggio, emozionante e potente, ha conquistato il pubblico e commosso milioni di spettatori. Scopriamo il percorso di questo giovane talento che ha trasformato il pregiudizio in vittoria.
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Il riscatto di Daniele: “Ballare è stato il mio modo per sopravvivere”
“Questa vittoria è il mio riscatto”, ha dichiarato Daniele Doria in un’intervista a Il Messaggero, subito dopo il trionfo ad Amici 24, trasmesso domenica sera su Canale 5 davanti a quasi 3,8 milioni di spettatori (27% di share). Un successo anche in termini di ascolti, nonostante la concorrenza agguerrita della Serie A. Ma dietro il talento del ballerino si nasconde una storia dura. «Alle elementari ho sofferto di bullismo. Per molti era impensabile che un bambino preferisse la danza al calcio. Ho ricevuto commenti omofobi», ha raccontato. L’infanzia di Daniele è stata segnata da stereotipi e giudizi, ma anche da una forza interiore che oggi lo porta sul gradino più alto del podio. A sostenerlo sempre, la famiglia: «Mamma e papà hanno fatto tanti sacrifici, ma non ci hanno mai fatto mancare niente. Il mio nonno? Il mio primo fan, mi esibivo per lui in salotto».
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La danza come vocazione: “Mamma mi ha iscritto per farmi sfogare”
La passione per la danza è nata per caso, grazie a una cugina ginnasta. «Mi insegnava i passi, io non stavo mai fermo. Così mamma ha deciso di iscrivermi a scuola di danza», ha raccontato Daniele, oggi esempio di come l’arte possa diventare rifugio, forza e riscatto. Il giovane ha sempre cercato di trasmettere un messaggio chiaro: “Non mollare mai”, il mantra ripetuto da genitori amorevoli, che gli è rimasto dentro anche nei momenti bui. Sorprende la maturità con cui affronta anche le sue fragilità: «Non sono andato in terapia, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia con cui parlare sempre. Mi hanno aiutato a restare concentrato sui miei sogni». A chi dedica la vittoria? «Ai miei genitori, e a mio fratello Rosario: il suo sogno era entrare ad Amici come cantante. Io l’ho realizzato anche per lui».
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