Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Lino Banfi cacciato dal seminario: “Non ero uno stinco di santo”, confessione sconvolgente

Personaggi tv. In una lunga intervista concessa oggi, mercoledì 10 maggio 2023, a «Repubblica», Lino Banfi, nome d’arte di Pasquale Zagaria, è tornato a parlare della sua adorata moglie Lucia, scomparsa all’età di 85 anni lo scorso febbraio. Durante la chiacchierata l’attore ha svelato di aver fatto mettere nel suo studio una sagoma a grandezza naturale della sua defunta consorte. Gli manca terribilmente, ha speso per lei parole bellissime. Lino Banfi ha confessato anche un fatto suo privato legato alla moglie e svelato un retroscena curioso sulla sua gioventù. Non si era mai saputo…

Leggi anche: Lino Banfi, il messaggio della figlia spiazza tutti

Leggi anche: Lino Banfi, il triste annuncio dopo la morte della moglie

Domenica In, è polemica per il commento choc di Lino Banfi sui gay

Lino Banfi cacciato dal seminario: “Non ero uno stinco di santo”, confessione sconvolgente

«Non c’è niente da fare. Non riesco a sognarla. Vado a letto e penso: vedrai che stanotte Lucia mi viene a trovare. È morta ormai da quasi tre mesi e… niente. Mi addormento, ma lei non arriva. Forse lassù si starà ancora organizzando. Vede? Nello studio c’è anche la sua sagoma (un cartonato a grandezza naturale, ndr). Ho scritto pure una poesia in rima baciata, una sorta di preghiera. Comincia così: ‘Qui dalla testa nessuno me lo toglie: voglio sognare mia moglie…’», ha confessato Lino Banfi a «Repubblica». «La realtà è che è dura essere vedovo. È dura vivere senza di lei», ha evidenziato l’attore. (continua a leggere dopo le foto)

Leggi anche: “Verissimo”, l’annuncio di Lino Banfi è straziante

Leggi anche: “Verissimo”, Lino Banfi in lacrime parla della moglie

Lino Banfi ricorda la moglie Lucia: ricordi pieni d’amore e di tenerezza

Alla domanda “Crede che riabbraccerà sua moglie?”, Lino Banfi ha replicato con tenerezza: «Lo spero, sì. Il Paradiso l’ho sempre immaginato con Dio che ti parla in napoletano. E la Madonnina invece, gentile, che ti accoglie tra gli angeli parlandoti in veneto. E San Pietro, con le chiavi in mano, che ti mette fretta in romanaccio: “’Ahó! E daje.. datte ‘na mossa!’…”». Chi altro vorrebbe incontrare? «Tutti i miei cari, compresa Laura Antonelli. Gliel’ho promesso il giorno del suo funerale. Sa che quando è morta, in casa aveva lasciato un biglietto per me? Povera Laura, era stata il sogno erotico di mezza Italia, e alla fine l’avevano abbandonata tutti. Viveva, il viso deturpato dai ritocchi, con 500 euro al mese. Io l’ho aiutata tanto. Ad un certo punto ho scritto anche al presidente del Consiglio di allora, per farle avere un sostegno economico. Ma non se ne fece niente… E tornando a lassù, mi piacerebbe incontrare mio padre Riccardo, che aveva la terza elementare ma era un gran signore, con gli stivali e i pantaloni alla zuava. (…). E poi, non mi dispiacerebbe nemmeno incontrare Nerone…». Nerone non l’imperatore, ma il suocero, «che voleva dare fuoco al negozio di parrucchiere di sua figlia. Pur di non farla sposare con me…». (continua a leggere dopo le foto)

«Fummo costretti alla fuitina e successivo matrimonio riparatore»

A proposito della sua lunga storia d’amore con la moglie Banfi ha svelato: «Il mio, guardi, di amore è stato davvero speciale. Lucia è stata tutto. Ha scommesso su di me quando ogni cosa era contro. Compresa la sua famiglia, che pensava non fossi all’altezza. Uno come me, che negli anni Cinquanta voleva fare l’attore, a Canosa di Puglia era considerato un inconcludente, un poco di buono. Pensi che qualcuno mise la pulce nell’orecchio al padre che Lucia in realtà volevo portarla a Roma per farla prostituire. Quante ce ne hanno fatte passare! Per sposarci, dopo dieci anni di amore semiclandestino, fummo costretti alla fuitina e successivo matrimonio riparatore». (continua a leggere dopo le foto)

Lino Banfi cacciato dal seminario: ecco cosa combinava

I due si sono conosciuti dopo che lui era uscito dal seminario: «Studiavo e volevo prendere gli abiti talari, ma poi quando a Pasqua e Natale facevamo le recite, che facessi Giuda o San Giuseppe, facevo ridere tutti. Un sacerdote mi disse, ‘Pasqualino tu devi fare il teatro’. E poi a dirla tutta, non sono mai stato uno stinco di santo». Le solite battute? «Molto peggio: ho insegnato a tutti i seminaristi a fumare a e masturbarsi», ha detto Banfi ridendo. L’attore sul finale di intervista ha ammesso di essersi eccitato qualche volta sul set: «Sì. E chiedevo scusa alla diretta interessata. Chiedevo pure il permesso, se dovevo toccarle il seno. Edwige Fenech una volta mi disse: ‘Lino! Ma piantala con questo posso!’». Nel suo cuore però solo la moglie: «Lucia era intelligente. Non è mai venuta su un set, per non mettere in imbarazzo nessuno. Poi adorava Edwige Fenech. ‘E’ una brava persona. Ed è l’unica che non s’è rifatta’’, diceva».

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure