Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Michele Santoro, da volto di punta della tv italiana alla “scomparsa”: che fine ha fatto

michele santoro

Personaggi TV. Michele Santoro, uno dei più famosi nell’ambito del giornalismo. Il suo nome è associato a tantissimi programmi andati in onda sul piccolo schermo in tutte le reti: dalla Rai a Mediaset, a La7 a Sky. Nella sua carriera ha ricevuto anche premi e riconoscimenti. Da qualche tempo però, Santoro è sparito, per quale motivo, e cosa fa oggi?

Leggi anche: Emilio Fede condannato, tremenda notizia per l’ex direttore del “Tg4”: i dettagli della vicenda

Leggi anche: Tv italiana in lutto: il famoso ucciso da un tumore

michele santoro

Chi è Michele Santoro

Michele Santoro nasce il 2 luglio del 1951 (ha 72 anni) a Salerno. Il padre era un ex macchinista delle ferrovie. Il giornalista si laurea alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Salerno. Ha iniziato la sua militanza politica nel gruppo maoista Unione Comunisti Italiani e, contemporaneamente, la sua gavetta giornalistica sul periodico Servire il popolo, fino ad arrivare a L’Unità e Il Mattino. Il suo debutto televisivo avviene con la Rai e risale al 1982. Qui, è autore e conduttore di vari programmi di successo su Rai 3, come il talk show SamarcandaIl rosso e il nero e Tempo reale, guadagnandosi così la fama nazionale.

Nel 1996 passa a Mediaset, dove conduce Moby Dick. Tre anni più tardi ritorna in Rai, alla conduzione di programmi che lo hanno fatto crescere in modo esponenzialmente a livello professionale. Santoro si è sposato due volte: la prima moglie è stata Tonia Cardinale, scrittrice ed ex imprenditrice, da cui è nata la figlia Luna. Insieme sono stati 12 anni. Poi il giornalista è stato con Sanja Podgajski, psicologa più giovane di lui di 13 anni da cui è nata la secondogenita, Mico. (continua dopo la foto)

Leggi anche: Veronica Peparini incinta, quando la visita di controllo: dopo ore di silenzio torna sui social

Perché è scomparso?

I cambiamenti e le polemiche sono sempre dietro l’angolo. In questi anni, Michele Santoro è stato oggetto di polemiche da parte del centro-destra. Nel 2002 l’allora premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa a Sofia, riteneva che alcune vicende venivano veicolate in modo scorretto da parte del giornalista, tacciato anche di faziosità. Il cosiddetto editto bulgaro portò alla cancellazione di molte trasmissioni e l’allontanamento di alcuni giornalisti della Rai. Berlusconi, Nell’aprile del 2002 infatti l’ex premier parlò di un “uso criminoso della televisione pubblica” fatto da non solo Michele Santoro, ma anche Enzo Biagi e Daniele Luttazzi.

Nel 2006 Santoro tornò sulla tv pubblica con Annozero, talk che ricevette non poche critiche, costringendolo a lasciare nuovamente la rete. In seguito ha dato vita ad una multi piattaforma intitolata Servizio Pubblico. La trasmissione, dopo un grande successo, nel 2012 è approdata a La 7, facendo anche degli ottimi ascolti. Note le bagarre tra Marco Travaglio, ospite fisso, e alcuni personaggi politici di spicco, tra cui (ad esempio) Silvio Berlusconi e Pietro Grasso. Nel 2016 torna in Rai per un paio di anni, per poi sparire del tutto. (continua dopo la foto)

Cosa fa oggi Michele Santoro?

Michele Santori di recente ha pubblicato due libri, ed è molto attivo nel campo civile. Organizza spesso riunioni e assemblee, spesso lanciate grazie ai suoi seguitissimi canali social. Nonostante non sia più un volto pubblico, Michele Santoro rimane un personaggio molto attivo e interessato alò mondo esterno, soprattutto ora che è scoppiata la guerra in Ucraina, tanto che da tempo si parla di una sua lista in campo alle elezioni europee 2024.

powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure