Personaggi Tv. Come in molti sapranno, ieri 24 febbraio, Maurizio Costanzo è morto all’età di 84 anni. Il dolore è condiviso ma qui poniamo l’accento Rita Dalla Chiesa, anch’essa distrutta dalla notizia. La conduttrice di Forum rilascia una lunga intervista a “LaStampa” dove parla di Costanzo. Qui si scopre che i tue avevano molto in comune.
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Rita Dalla Chiesa e Maurizio Costanzo
Rita Dalla Chiesa è distrutta dal dolore a causa della morte di Maurizio Costanzo. Ecco quindi che in una intervista con “LaStampa”, nell’intento di ricordare il giornalista, non usa giri di parole per e confessa episodi del passato. Eco infatti che dichiara: “Maurizio ha cambiato molte cose, molte vite. Compresa la mia. Tra i tanti a cui ha dato un futuro, ci sono anch’io”. Poi parla di come l’ha conosciuto: “Quando era ancora a Milano, al Corriere della Sera. Io ero con mio padre, che naturalmente conosceva tutti i giornalisti.”
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“Fu l’unico a invitare Nando“
Ecco quindi che Rita Dalla Chiesa rilascia una lunga intervista al giornale “LaStampa” dove racconta quando ha incontrato Maurizio Costanzo. Ecco infatti che confessa: “Lo incontrammo per caso in una pasticceria. Da allora è nata l’amicizia di una vita”. Ma il legame con Costanzo va oltre e si adagia anche sulla battaglia di una vita contro Cosa Nostra, una battaglia che Rita Dalla Chiesa e Costanzo hanno condiviso: “Quando mio padre fu ucciso dalla mafia. Mio fratello Nando scrisse un libro molto forte, “Delitto Imperfetto”, e diceva di cercare i mandanti nella Democrazia Cristiana. Improvvisamente tutte le porte si chiusero davanti a noi. Eravamo soli, nessuno ci ascoltava”.
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Poi il gesto del conduttore che è rimasto nel cuore della Dalla Chiesa: “Fu l’unico a invitare Nando al Costanzo Show, all’epoca al Sistina, per parlare del libro. Un gesto di una sensibilità unica”. E ancora: “Quella sera c’ero anch’io. Certo, in platea. Non ero ancora un volto tv, lavoravo a Gioia ed Epoca. Quando Nando cominciò a parlare, Maurizio fece una cosa insolita. Tutti gli altri ospiti furono fatti uscire, per segnare una cesura. Sul palco restò solo Nando, la nostra verità”. Infine il ricordo dell’attentato del 1993: “Ero negli studi con Fabrizio che conduceva Scommettiamo che… A un certo punto scese Michele Guardì urlando: hanno fatto un attentato a Costanzo. Volevo andare subito a vedere, ma mi bloccarono. Fu una notte terribile perché capimmo che sarebbero bastati cinque secondi e lui e Maria non ci sarebbero stati più”.
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