![Alessandro Impagnatiello Thiago](https://tvzap.it/wp-content/uploads/2023/06/Alessandro-Impagnatiello.jpg)
SOCIAL. Alessandro Impagnatiello è stato responsabile dell’omicidio della sua compagna, Giulia Tramontano, e del figlio che lei portava in grembo, Thiago. Questo gesto orribile solleva interrogativi su quale tipo di uomo, in attesa di diventare padre, possa compiere una tale azione.
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![Alessandro Impagnatiello Thiago](https://tvzap.it/wp-content/uploads/2023/06/alessandro-impagnatiello-1.jpg)
“Narcisista manipolatore”
Gli inquirenti, attraverso le indagini, sono riusciti a delineare la personalità dell’assassino, definendolo un “narcisista manipolatore”. Ma perché ha deciso di uccidere anche il proprio figlio? Impagnatiello non ha mai mostrato alcun segno di pentimento per ciò che ha fatto e non ha mai menzionato Thiago, il nome del bambino. Il trentenne ha deciso di liberarsi della sua compagna di 29 anni quando ha capito che non poteva più controllarla. Nel pomeriggio dell’omicidio, Giulia aveva parlato con l’amante di Alessandro, prendendo la decisione di lasciarlo. Questo fatto è stato inaccettabile per Impagnatiello, che desiderava mantenere le sue vite parallele. L’immagine che aveva di sé stesso si è completamente frantumata quel giorno, portando l’uomo a un atteggiamento aggressivo senza via d’uscita.
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Alessandro Imagnatiallo ha ucciso anche Thiago
Ma perché Impagnatiello non ha mai espresso pentimento nemmeno per la morte di suo figlio Thiago? Quando si è presentato dall’amante dopo aver ucciso Giulia, ha dichiarato: “Ora sono un uomo libero”. Era libero perché si era sbarazzato sia della compagna che del figlio. Il trentenne aveva persino falsificato un test del DNA, cercando di fornire alla sua collega di lavoro la prova che Thiago non fosse suo figlio, creando così un’immagine di sé che non corrispondeva alla realtà. In realtà, l’ex barman non era mai stato coinvolto nella vita del figlio concepito con Giulia. Per Impagnatiello, il bambino rappresentava semplicemente un ostacolo che gli impediva di realizzare il suo ideale di sé come “latin lover”.
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È evidente che l’uomo non è in grado di provare empatia e compassione per gli altri. Giulia e l’amante erano solo strumenti per alimentare il suo ego. Per Impagnatiello, un figlio avrebbe rappresentato solo un impedimento alla vita che desiderava condurre. Sembrava che dipendesse fortemente dall’ammirazione e dalla validazione delle donne che gli gravitavano attorno. Inoltre, era importante per lui mantenere tutto sotto controllo in modo da poter vivere la vita che aveva costruito senza ostacoli. Era completamente concentrato su se stesso e sulle sue esigenze.
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Alessandro Impagnatielo voleva eliminare Giulia e Thiago
L’omicidio di Giulia non ha comportato solo la sua eliminazione, ma anche, e forse soprattutto, la morte del figlio che portava in grembo. Questo tragico evento lascia un segno indelebile nella società, sollevando importanti questioni sulla natura dell’essere umano e sulla presenza di individui con personalità manipolatrici e prive di empatia. La vicenda di Alessandro Impagnatiello serve come un tragico monito e richiama l’importanza di prevenire e contrastare la violenza domestica e il controllo coercitivo. Sono necessarie maggiori risorse e un impegno collettivo per riconoscere e intervenire tempestivamente in situazioni di pericolo, al fine di proteggere le vittime e prevenire tragedie simili in futuro.