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Alessandro Impagnatiello, la notizia choc dal carcere: cosa vogliono fare gli altri detenuti

SOCIAL. Alessandro Impagnatiello si trova nel carcere di San Vittore a Milano dopo aver confessato di aver ucciso Giulia Tramontano, la sua compagna incinta al settimo mese. I magistrati hanno definito Alessandro come un “narcisista manipolatore” dopo aver ascoltato il racconto del trentenne sull’omicidio.

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Alessandro Impagnatiello in carcere a San Vittore

Il gesto che ha compiuto prima di confessare alle autorità è davvero spaventoso. Da alcuni giorni, Impagnatiello si trova in carcere ma rischia molto. Per quale motivo? Dalla reazione della madre, Sabrina, sembrava che Alessandro fosse una persona come tutte le altre, incapace di uccidere. Il sindaco di Paderno Dugnano, Ezio Casati, ha espresso la sua incredulità e sconcerto su Facebook. Proprio a Paderno Dugnano, a soli 15 chilometri da Milano, è cresciuto il killer di Giulia. “Sono sconvolto, incredulo, offeso e distrutto. Tutto ciò è successo davanti alla nostra porta. Non possiamo più tollerare abusi, maltrattamenti e omicidi di donne commessi dai loro compagni, mariti, padri e fratelli. Basta! Dobbiamo essere vigili, non possiamo voltare lo sguardo dall’altra parte, non lo abbiamo potuto fare fino a sabato sera e ancor meno da oggi”, ha scritto il sindaco.

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Zona apposita per i detenuti a rischio

Ora Alessandro è in carcere e la giustizia sarà fatta. Cosa rischia il trentenne? Alessandro Impagnatiello si trova nel carcere di San Vittore dal mercoledì 31 maggio 2023, dopo aver confessato di aver ucciso Giulia Tramontano. Il trentenne ora rischia molto in prigione per due motivi. “L’unica forma di pentimento che abbia senso è togliermi la vita”, ha affermato Alessandro Impagnatiello al suo avvocato dopo l’arresto. Inoltre, Impagnatiello potrebbe essere aggredito dagli altri detenuti. Per questi due motivi, è stato collocato in una zona apposita per i detenuti a rischio, come riportato da leggo.it.

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Alessandro ha il profilo di un “narcisista manipolatore”

Secondo i magistrati, Alessandro ha il profilo di un “narcisista manipolatore”. Prima dell’interrogatorio, il trentenne si è sistemato il cappellino da baseball e si è guardato allo specchio, un gesto inquietante che rivela le priorità di Impagnatiello. Si è scoperto persino che prima di uccidere Giulia, Alessandro ha fatto di tutto per farla sentire in colpa. “Mi stai lasciando? Ma che madre sei?”, questo è il messaggio che l’indagato ha scritto a Giulia quando lei ha provato a lasciarlo pochi giorni prima di essere uccisa. Tuttavia, lei non voleva più vivere in quel modo. “Non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità. Basta, accetta la mia decisione. Non voglio più stare accanto alla persona sbagliata. Non voglio più che tu sia il mio compagno, così da non aspettarmi più nulla“.

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