Si parla ormai da giorni dell’omicidio di Giulia Tramontano avvenuto a Senago in provincia di Milano il 27 Maggio. La giovane ragazza incinta di 7 mesi è stata uccisa dal fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello, ora in carcere con l’accusa di omicidio, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale. Sull’argomento ora parla Marco Travaglio un giornalista che, per via delle sue ultime dichiarazioni, sta creando scompiglio nel mondo social. Mancano ancora gli esami dell’autopsia sul corpo della giovane per capire come sia stata assassinata ma il barman ha confessato di averla accoltellata più volte.
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Marco Travaglio difende il barman
Marco Travaglio, si è dichiarato contrario al modo di agire e di pensare della stampa e della gente comune, nei confronti di Alessandro Impagnatiello, il killer della 29enne Giulia Tramontano. Sull’editoriale de Il Fatto Quotidiano del 7 Giugno, parlando del giovane barman scrive: “Come ogni delitto ‘comune’ (cioè estraneo al mondo del potere), anche l’omicidio di Giulia Tramontano confessato da Alessandro Impagnatiello sta mandando in cortocircuito l’impalcatura del ‘garantismo’ all’italiana: quell’armamentario di gargarismi e slogan insensati che scatta appena viene beccato un colletto bianco”.
Travaglio ha poi continuato dicendo: “A nessuno viene in mente di ricordare che il reo confesso è un ‘presunto innocente’: eppure, per la legge e la Costituzione uguali per tutti, lo è anche lui. Nessuno si sogna di protestare per la pubblicazione di verbali e chat, di invocare il segreto o la privacy dei ‘terzi’ citati nelle carte e negli sms: infatti è materiale depositato e dunque non segreto; ma, se al posto di Impagnatiello ci fosse un vip, la stampa traboccherebbe di sdegno e il Parlamento di interrogazioni“.