Social. Andrea Papi, dopo la sua uccisione arriva la decisione ufficiale: cosa faranno agli orsi. Andrea Papi è il runner 26enne ucciso dopo essere stato aggredito mentre rientrava da una corsa sul monte Peller lo scorso 5 aprile. Tremila le persone arrivate da tutta la Val di Sole e dalla vicina Val di Non per portare un ultimo saluto al giovane nel giorno del suo funerale. Prima dell’inizio della cerimonia funebre una lunga fila si è creata sul sagrato, pieno di fiori, della chiesa di Caldes. All’interno, solo i famigliari e gli amici più stretti del giovane. In queste ore è stata decisa anche la sorte dell’orso che ha aggredito e ucciso Andrea. (Continua a leggere dopo la foto)
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Andrea Papi, dopo la sua uccisione arriva la decisione ufficiale: cosa faranno agli orsi
Anche l’orso Mj5 sarà abbattuto assieme a Jj4, l’orsa considerata responsabile della morte di Andrea Papi. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, come riportato da Open ha spiegato di aver ricevuto il via libera dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, per l’abbattimento di Mj5, un esemplare di 18 anni che lo scorso 5 marzo ha aggredito un escursionista di 39 anni nei boschi della valle di Rabbi, a pochi chilometri dal luogo in cui è stato aggredito Papi un mese dopo. Su l’aggressione al 26enne, invece, Fugatti ha confermato la responsabilità dell’orsa Jj4, che “si era resa già responsabile di un’aggressione sul monte Peller ed era stata oggetto di un’ordinanza per l’abbattimento, che avevo sottoscritto il 24 giugno 2020”. (Continua a leggere dopo la foto)
Dove si trova l’orsa Jj4
La caccia all’orsa Jj4 è entrata nel vivo. Sono state istallate diverse trappole sul monte Peller per poterla catturare. L’orsa di 17 anni ha un radiocollare che però non trasmette più dall’agosto 2022 e un un marchio identificativo sull’orecchio. Il dirigente del Dipartimento di protezione civile del Trentino, Raffaele De Col ha spiegato: “Sugli spostamenti non abbiamo certezze, ma su spostamenti spaziali sì, in quanto gli esemplari femmine sono più stanziali dei maschi. Gli orsi sono animali pericolosi, non hanno antagonisti in natura, sono autonomi e non amano l’uomo . Non vanno mai avvicinati e, anche se possono suscitare simpatia, la loro reazione può essere devastante. Le squadre specializzate operano in condizioni difficili per la propria incolumità e sono sempre armate di fucili. Chiediamo di prestare particolare attenzione”.